E ora passiamo alla mia dieta
Pare che il nome giambonetti derivi da "jambon", prosciutto in francese, ma non ho mai capito se per la forma di un piccolo prosciuttino o per il ripieno classico che prevede anche il prosciutto. Propendo per la prima soluzione.
A Roma i giambonetti sono le cosce (generalmente di pollo) disossate e ripiene nelle maniere più disparate, ma di solito con carni miste di vitello e maiale e il prosciutto cotto.
Io li ho fatti di tacchino.
Ho preso una coscia di tacchino e l'ho spellata e disossata. All'interno ho messo un misto di erbe aromatiche (a piacere); io ho usato rosmarino, salvia e timo e quando ce l'ho mi piace mettere anche la santoreggia, sale e poco pepe. Ho riempito la cavità con delle castagne lessate e spellate e ho chiuso la coscia con uno stecchino ( che si leverà a fine cottura, mi raccomando, è orribile lasciato lì). Con lo stesso misto di erbe ho insaporito anche l'esterno.
Ho fatto una cottura semplicissima.
Prima ho rosolato la coscia in una padella con un velo di olio, giusto per non farla attaccare , poi ho passato tutto in forno. Sinceramente non ho guardato il tempo, ma ci vuole minimo un'ora con il forno non troppo caldo, io lo metto sui 140 e ogni tanto bagno la carne con poco vino bianco all'inizio che faccio sfumare e poi con brodo vegetale. Quando è cotto e ben rosolato lo tengo in caldo a riposare e butto via il graso in eccesso (ma non ce n'era) e faccio deglassare il fondo con poco brodo per ottenere la salsa.
Io ne ho mangiata una sola fettina tanto pe rnon sballare troppo la dieta.Io li ho fatti di tacchino.
Ho preso una coscia di tacchino e l'ho spellata e disossata. All'interno ho messo un misto di erbe aromatiche (a piacere); io ho usato rosmarino, salvia e timo e quando ce l'ho mi piace mettere anche la santoreggia, sale e poco pepe. Ho riempito la cavità con delle castagne lessate e spellate e ho chiuso la coscia con uno stecchino ( che si leverà a fine cottura, mi raccomando, è orribile lasciato lì). Con lo stesso misto di erbe ho insaporito anche l'esterno.
Ho fatto una cottura semplicissima.
Prima ho rosolato la coscia in una padella con un velo di olio, giusto per non farla attaccare , poi ho passato tutto in forno. Sinceramente non ho guardato il tempo, ma ci vuole minimo un'ora con il forno non troppo caldo, io lo metto sui 140 e ogni tanto bagno la carne con poco vino bianco all'inizio che faccio sfumare e poi con brodo vegetale. Quando è cotto e ben rosolato lo tengo in caldo a riposare e butto via il graso in eccesso (ma non ce n'era) e faccio deglassare il fondo con poco brodo per ottenere la salsa.
Nella foto sotto è come si presenta appena cotta e nelle foto sopra dopo averla affettata.
Sei stata talmente brava con questa ricetta che sei linkata alla home page del gr! Lo sai che del tacchino la coscia è la parte che adoro di più? Bella ricetta, ma siccome non amo le castagne secondo te potrei sostituirle con prugne cotte oppure mele? In bocca al lupo per la dieta!
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RispondiElimina...quando ho letto il nome ho pensato "mio Dio senzapanna ha usato la carne montana (giambonet)"..e a dire la verità non volevo guardare..poi ho continuato a leggere e ho visto che è un'ottima e gustosa preparazione e che con la temibile carne in scatola non c'entrava niente!!!ciao :)
RispondiEliminaImma, non è che abbia fatto 'sta gran ricetta, sei troppo buona :-)
RispondiEliminaRaissa, io ho inventato, le mele penso ci stiano benissimo, io le ho mese nelle quaglie, ma anche le prugne dovrebbero andare bene.
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Prova e poi ci racconti.
Mike, mi hai fatto troppo ridere. :-PPPPPPPP
Si si mi hai convinto ho proprio due bei cosciotti di tacchino da scongelare...ti farò sapere! Grazie
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