Nico Valerio
Adesso mi fai diventare rosso....Gli Oscar Mondadori volevano le ricette, io non le volevo: mi vergognavo (solito intellettualino...:-). Hai voglia a dire che volevo recuperare la Storia, la Tradizione vera, quella più antica, la redazione degli Oscar sempre lì andava a parare: la lettrice media voleva finire in gloria, con le ricette. Allora escogitai un compromesso "onorevole": ricette non-ricette, “maschili”, cioè senza i grammi, vaghe, generiche, tendenziali, letterarie, ma brillanti e che lasciassero spazio all’interpretazione. E la cosa mi piacque, anche perché molti piatti erano autentici, certo, ma strani per il lettore medio, come la minestra di semi di canapa (che oggi ncuriosirebbe la Guardia di Finanza) e i maccheroni dolci con le noci (tipici nel Centro Italia di Natale e Capodanno), eredi dei primissimi mccheroni medievali (con “zucharo”, “amandole”, al massimo petti di pollo, insomma roba dolce). Non ricordo se ci misi anche il “brodo di giuggiole” delle mamme contadine, per far dormire i piccoli…. Mi sembra di sì. Ma certo aggiunsi sicuramente la soave minestra di ceci e castagne secche di Viterbo.
Daniela Delogu il bianco mangiare che era una minestra con petti di pollo e mandorl e ed è diventato dopo un dolce... molto dopo.
Daniela Delogu QUel libro comprato anni e anni fa è stato per me come una bibbia. Mi piace perchè rispetta la VERA dieta mediterranea e non certe forzature ch esi leggono n giro fatte di quintali di pasta, pizza, sughi, grassi vari. E' tutto calibrato su quello che offriva la natura, molto equilibrato. Tanta frutta everdure, legumi, pesce azzurrro, olio, poca carne ma c'è ecc. Insomma per me è una guida.
Nico Valerio
Certo, se pensiamo che la nostra cucina definita "tradizionale" è in realtà recentissima (che sono 200 o 100 anni su 3000, cioè dal 1000 aC.?), basti pensare all'eccessivo uso di pastasciutta industriale (inventata, con le macchine per produrla, dagli Italiani del primo 'Ottocento), a pizza, pomodoro e patate, e alla dura opposizione popolare (e anche di preti e medici) a questi ultimi due cibi fino all'800... Insomma, ci siamo appiattiti su pochi cibi, e per di più raffinati e devitalizzati (pane, pasta, cereali), mentre i nostri progenitori mangiavano molte più varietà di alimenti. E le buone signore che scrivono libri di cucina (e i ristoratori) raccontano balle: la pizza, è vero, è una forma atavica, ma così come la intendiamo e mangiamo noi non esisteva. Con i maccheroni industriali e la pizza istantanea, abbiamo inventato il primo fast-food. Ora dovremmo ri-trasformarli in versione integrale al 100%. [non vi dico com'è la pizza lievitata con farina integrale!!! Nessun paragone con la pizza raffinata, oltretutto quasi sempre indigesta perché malcotta].
- Daniela Delogu cosa ne pensi della paleo dieta? non ti dico il mio pensiero per non influenzarti :-)
- Nico Valerio
No, ti prego, non è una cosa seria. L'Uomo allora masticava qualunque cosa per fame e disperazione, anche i bulbi velenosi (p.es. le grosse "cipolle" dell'asfodelo). Altro che "dieta" da prendere a esempio! Non c'è da scoprire nuove diete di fantasia o pseudo-storiche o preistoriche: c'è da mettere in pratica l'unico regime alimentare che funziona, selezionato al meglio, per prove ed errori, nel corso dei secoli proprio dalla nostra civiltà Etrusco-Romana, grazie ad una terra fertile e alla grande varietà biologica. Ben noto sotto i nomi più diversi agli scienziati, ma che la gente non applica. Vogliamo tutti - e oggi in tutti i Paesi - mangiare come gli americani...
- Cosa ne pensi, invece, della dieta secondo i gruppi sanguigni?
Daniela Delogu mi interessa il tuo punto di vista, ora ti posso dire il mio.
Sul fatto che con il passaggio da cacciatore/raccoglitore a coltuìivatore con l'introduzione in quantità massiccia del frumento nell'alimentazione c'è stato un grosso cambiamento nel fisico dell'uomo e lo tstimoniano evidenze nei fossili. Che fosse a causa del cambio di alimentazione non so... so però che oggigiorno con la paleodieta ci fanno i soldi ma quella che propongono non è vera paleodieta. Come dici tu all'epoca mangiavano lumache, carogne in putrefazione di animali morti da tempo, grilli, radici crude e tutto quello che trovavano... non il filettino tutti i giorni
Daniela Delogu non lo so, non ho gli strumenti culturali per esprimermi... non sono medico e nemmeno nutrizionista quindi non posso parlare :-)
sulla paleodieta parlo come paleontologa ;-)
(continua con alcuni approfondimenti sulle diete ...)
Ho comprato Mangiare Italiano di Nico Valerio moltissimi anni fa, forse è stato uno dei primi libri di cucina in senso lato che ho preso. Dico in senso lato perchè non è un semplice libro di ricette. Di ricette ce ne sono anche molte. Tutte senza pesi o misure, a occhio come cucinava mia nonna. Non c'erano dosi perchè si imparava dal vivo e quello che faceva la differenza era vedere la pratica, sentire la consistenza degli impasti.Oggi faccio ancora così il pane molto speso, poi mi obbligo comunque a pesare gli ingredienti pe r differenza sapendo quanto ne avevo in partenza perchè devo mettere la ricetta sul blog e chi legge ha bisogno di ottenere qualcosa di simile senza avelro mai visto prima.Mia nonna faceva così i salati e anch ei dolci e riusciva sempr e bene tutto. Alcune volte pesava o "misurava" qualcosa, ma era raro.Comunque ieri ho ripreso questo libro e ho fatto una delle tante ricette che vi si trovano.Qui c'è la "vera" cucina italiana, anzi al vera dieta mediterranea. Dieta intesa come stile di vita.Leggere questo libro mi ha aperto un mondo anni fa e da allora mi alimento seguendo poche regole semplicissime, basta domandarsi cosa mangerebbe una persona che vive in campagna o vicino al mare e ha a disposizione quello che la natura gli fornisce in quel momento. Devo dire che per fortuna, chi vuole può chiamarla anche solo coincidenza, non ho mai avuto problemi di pressione o di colesterolo o altro. Mi piace credere che sia grazie all'alimentazione o alla vita tutto sommato sana che faccio. Mi piace viziarmi e togliermi degli sfizi e per me questo è stato un piatto che mi ha cocolato in uan sera fredda d'inverno.
Questo è un libro da leggere anche solo come cultura o come piacere perchè scorre via liscio come l'olio... e anche come spunto per tanti piatti sani e gustosi.
Mangiare Italianodi @Nico ValerioOscar Mondadori
Ceci e bietole in tegame
Ceci, bietole, aglio, pane integrale biologico, pecorino grattugiato, filetti di acciuga, olio evo, sale marino integrale, peperoncino, timo.
Lasciare a bagno 400 g di ceci per 24 ore e poi cuocerli al dente in un tegame di coccio. Unire i filetti di acciuga dissalati, le foglie di bietola, 400 g, sbollentate e tritate, peperoncino e sale. Mescolare e rimettere sul fuoco pe r finire la cottura. Aromatizzare con le erbe, accompagnare con crostoni di pan e raffermo sfregati con aglio (a piacere) e condire il tutto con olio extra vergine a crudo.
13 gennaio 2012
Il "cacciucco" toscano di ceci
Pubblicato da
Daniela @Senza_Panna
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Ricetta ( e commenti vari)interessantissimi. So che magari sto per dire una follia..ma se sotituissi l ebietole con gli spianci? C'è un piatot spagnolo così ed è ottimo!!
RispondiEliminapuò essere un'idea, perchè no. Poi fammi sapere :-)
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