Per questa Pasqua ho ripreso in mano la ricetta della Pizza di Civitavecchia, una tradizione a casa nostra, da mangiare rigorosamente per la colazione di Pasqua e Pasquetta con finocchiona, uova sode, uova di cioccolato.
A Civitavecchia se ne producono molte e ogni pasticceria ne ha una personale. Noi di solito compriamo quella del forno Spinelli, in via Traiana 58, dove c'era il vecchio mercato di questa città. Poi c'è quella che faccio io con una ricetta che ogni anno perfeziono partendo da alcune di mia fiducia.
Ecco la versione 2015 per uno stampo in carta da 20 cm circa.
Bisogna iniziare per tempo, ma nemmeno troppo per questa versione con meno passaggi.
Ingredienti:
(x uno stampo in carta di circa 20 cm)
600 g farina
200 g lievito madre (o pasta di riporto o una biga)
6 g lievito di birra fresco
200 g zucchero semolato
200 g ricotta di pecora
150 g strutto (si può sostituire con metà strutto/metà burro o tutto burro)
2 uova
10 g cannella
10 g semi di anice
50 ml latte (facoltativo, aggiungere alla fine solo se serve)
2 cucchiai sambuca
2 cucchiain1 di alchermes
10 g cacao amaro
scorza di limone o arancia
Il giorno prima rinfrescare il lievito madre o preparare una biga con 150 g di farina, 70 di acqua e pochi grammi di lievito di birra). Pestare i semi di anice nel mortaio e metterli a bagno nei liquori.
Il giorno dopo montare le uova con lo zucchero, unire la ricotta, lo strutto e tutti i liquidi con i profumi e gli aromi e pochi grammi di lievito di birra fresco (o secco, in questo caso calcolarne un terzo).
Aggiungere il panetto lievitato e la farina setacciata, poca per volta. Lavorare bene l'impasto che deve risultare morbido ed elastico. Solo se necessario aggiungere del latte.
Suddividere l'impasto in due stampi da 15 o uno da 18/20 tenendo presente che crescerà di volume più del doppio. Mettere gli stampi in un luogo caldo ed umido e lasciare lievitare minimo per una decina di ore, meglio se tutta la notte (c'è voluta tutta la notte).
Quando sono ben cresciute spennellare con uovo appena allungato con latte e infornare gli stampi grandi per un'ora (circa) a 170°.
Quando sono ben cresciute spennellare con uovo appena allungato con latte e infornare gli stampi grandi per un'ora (circa) a 170°.
In alternativa quest'anno ho fatto così: cuocere senza spennellare con uova e appena sfornate le pizze lucidare con latte che a contatto della superficie calda creerà una pellicola trasparente e morbida.
ciao Daniela proverò questa tua pizza, non ho il corrispettivo in lievito di birra ma ne userò al massimo 10 g anche se con la ricotta l'impasto diventa pesante, però di più non ne vorrei usare, poi ti dirò quello che è venuto, ovviamente burro al posto dello strutto, vediamo cosa viene fuori...ciao cara
RispondiEliminaciao, io mi regolo così. Se non ho il lievito madre il giorno prima faccio una biga con 200 g di farina e 100 g di acqua in cui metto pochi grammi di lievito di birra. Lascio lievitare dalle 12 alle 24 ore (secondo la temperatura, in frigo ad esempio 24 ore) e poi ne prelevo il necessario per sostituire il lievito madre. Spero ti sia utile.
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