Beck
è il re incontrastato ma giovani talenti crescono
Premi
speciali per Giuda Ballerino dell’Hotel Bernini Bristol e Mazzo
Cosa
è successo nella Capitale dell’anno dell’Expo? Nessuna apertura
eclatante, niente investimenti importanti per locali megagalattici
come è avvenuto nel capoluogo lombardo, eppure qualcosa si è mosso.
Un sottile ma continuo movimento sotterraneo ha attraversato e
continua ad attraversare la città. Piccole cose, forse, rapportate
alla macchina da guerra messa in campo da Milano, ma significative a
livello locale. Come, ad esempio, l’estensione di un’offerta
gastronomica di qualità, a prezzi abbordabili nei quartieri
periferici.
Ma
non basta. Roma (il discorso si estende anche al resto della Regione)
si sta rivelando, infatti, una palestra assai interessante per
giovani cuochi decisi a dire la loro nel panorama laziale ma non
solo.
Basti
pensare a Marco
Martini di Stazione di Posta, Davide Del Duca dell’Osteria
Fernanda, Daniele Usai del Tino di Ostia (RM), Simone Nardoni di
Essenza di Pontinia (LT), Max Cotilli del Satricvm di Latina:
tutti giovani che segnano notevoli passi avanti dallo scorso anno
(VEDI ALLEGATO).
Tutto
senza dimenticare che Roma (e il Lazio) mettono sul piatto alcuni
degli esempi più alti di tavole d’albergo, prima fra tutti la
Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri, oggi uno dei modelli più
importanti di ristorazione internazionale grazie al genio culinario
di Heinz Beck.
Ed
è questa la Roma che il Gambero Rosso ha voluto fotografare. Una
città “sfaccettata” che ha allargato moltissimo l’offerta in
tema di locali “aperti”, dinamici e veloci (tantissime le
alternative in fatto di street food e pause gourmet) ma non ha certo
trascurato un’intelligente proposta creativa e la difesa dei sapori
della tradizione.
Ma
veniamo ai numeri. Nell’Olimpo delle Tre Forchette La Pergola
dell’Hotel Rome Cavalieri seguita da La Trota di Rivodutri (RI) e
l’Enoteca La Torre a Villa Laetitia. (VEDI ALLEGATO).
A
un passo dal vertice con 88/100
si confermano Aminta
di Genazzano (RM) e The Cesar dell’Hotel La Posta Vecchia a
Ladispoli (RM);
seguono ad 87/100
Oliver
Glowig all’Aldrovandi Villa Borghese
che conquista anche il premio per il miglior
servizio di sala in albergo, Metamorfosi di Roy Caceres e La Parolina
di Acquapendente (VT).
Miglior
servizio di sala
va invece a Glass
Hostaria.
Due
i nuovi premi speciali. Il primo riservato alla novità
dell’anno,
al debutto più interessante che è stato assegnato al Giuda
Ballerino dell’Hotel Bernini Bristol
di Andrea
Fusco.
Il
secondo è quello dedicato alle “trattorie moderne” alias bistrot
oggi
di gran moda (è stata creata in guida un’apposita categoria): ad
aggiudicarsi il titolo di bistrot
dell’anno
è Mazzo
format
goloso e divertente ideato
da Marco Baccanelli e Francesca Barreca
Confermati
tutti i Tre Gamberi, le Tre Bottiglie, i Tre Mappamondi e i Tre
Boccali (VEDI
ALLEGATO).
Novità
anche fra il locali premiati per il miglior
rapporto qualità/prezzo:
confermati il
Satricvm di Latina e Le Tre Zucche di Roma, entrano
Bistrot 64 di Roma, Le delizie di Maria di Arpino (FR) ed Essenza di
Pontinia (LT).
Il
Premio del Gruppo del gusto assegnato dall’Associazione Stampa
Estera in Italia è stato assegnato a quattro locali: Enoteca Corsi,
Panella, Stazione di Posta e Pastasciutta.
Ma
Roma del Gambero Rosso 2016 non finisce qui:
sono
infatti oltre
1500 gli indirizzi
fra cui scegliere per mangiare a ogni ora del giorno e per acquisti
golosi. A tale proposito, sono state selezionate 10
botteghe
del gusto a
prova di vero buongustaio, dieci indirizzi da tenere a portata di
mano per una spesa davvero speciale
(VEDI
ALLEGATO)
Gambero
Rosso ringrazia il Consorzio
Vini Piceni
che ha deciso di affiancare il proprio marchio alle
Tre Forchette, per
celebrare i grandi risultati raggiunti dai produttori con il lavoro
svolto sui vitigni autoctoni.
Roma
del Gambero Rosso 2016
Gambero
Rosso®
in
edicola e in libreria
pp
256 - 10 euro
|
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