Tiberino è uno storico bar di Roma sull'Isola Tiberina, diretto dalla famiglia Bungaro dal 1936.
Il nonno
Giuseppe aveva un un banco di frutta a
Piazza Monte Savello, proprio di fronte l'isola, e decide di prendere in gestione un locale a Ponte Quattro Capi sull'Isola Tiberina e così da una bottega di materassi nasce una caffetteria. Dopo diversi anni e molti cambi di
gestione sempre internamente alla famiglia, negli anni ’90 il papà Alfonso rileva la bottega accanto e trasforma il bar in gastronomia e tabaccheria.
Nel
2002 il nipote Giuseppe Bungaro apre anche la gelateria artigianale con l'aiuto della mamma Mirella. A fare i gelati è Aida
Ibro, albanese di nascita ma romana di adozione che si è formata qui da Tiberino sotto la guida di Giuseppe.
Per arrivare al 2015 quando Giuseppe dà al locale l'impronta tipica dei bistrot francesi. In carta troviamo piatti che richiamano l’eccellenza
italiana e romana, le materie prime selezionate e l'ambiente accogliente e caldo fanno parte di questa nuova svolta.
Lo stile del locale è dato dai materiali utilizzati legno,
pietre, marmi e luci diffuse e tocco finale la tovaglietta del Tiberino, realizzata appositamente da Umberto
Ippoliti, noto pittore e amico di famiglia, che ha rappresentato i tavolini di Tiberino affacciati sulla bella piazza San Bartolomeo e circondati dai monumenti storici della città.
Al rilancio di Tiberino ha collaborato Laurenzi Consulting.
E in un bel pomeriggio estivo ho preso un aperitivo seduta al fresco in questa bella piazza. Una delle più belle di Roma, di sicuro la più suggestiva come posizione.
E in un bel pomeriggio estivo ho preso un aperitivo seduta al fresco in questa bella piazza. Una delle più belle di Roma, di sicuro la più suggestiva come posizione.
Uno sguardo alla carta che parte dalle 8 del mattino con la
classica
colazione all’italiana
con cornetto
e cappuccino, cestino con pane burro e marmellata
e
un’abbondante
colazione
all’inglese con pane tostato e le uova Benedict, fino al dopocena, presenta diverse proposte adatte alle diverse ore.
L'autore in cucina è lo chef Luca Mattana, sardo dell'Iglesiente. Dopo diverse esperienze formative con alcuni tra i migliori chef italiani da Iges Corelli, a Anthony Genovese, Cristina Bowerman, Robeto Petza e Pier Giorgio Parini, tra i più noti, approda al Tiberino dove porta la sua fantasia e creatività soprattutto nell'uso di erbe e fiori che compaiono in molti piatti.
Per il nostro aperitivo prendiamo un cocktail, il Sansho Tonic accompagnato da alcuni assaggi, tra cui chips di patate,
un baccalà mantecato,
quinoa con verdure
e una polpettina cacio e pepe.
Con queste ultime abbiamo bevuto un Frascati Superiore Tenuta Pallotta, suggerito dal sommelier Daniele Mari., anche lui di grande esperienza a iniziare dall'Enoteca Costantini per continuare con Frescobaldi Vini.
La cantina di Tiberino è stata curata da Daniele e ad oggi ci sono 34 etichette che puntano prevalentemente sul biologico e il biodinamico.
In carta si possono trovare aziende meno conosciute, ma di grande
spessore. Sul
menu dei drink, birre alla spina dal Birrificio del Borgo. Liquori e
distillati completano l’offerta.
Tutte le foto sono su Facebook
Isola
Tiberina, Ponte Quattro Capi 17-18
00186 Roma
06 6877662
info@tiberino.eu
facebook.com/Tiberino
instagram:
@TiberinoRoma
twitter:
@TiberinoRoma
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