Vi sarà capitato di vedere sulle rocce vicino al mare una strana pianta carnosa con fiori gialli e di avere stropicciato le foglie per sentirne il profumo. E di scoprire con meraviglia che questa erba ha un odore particolare, quasi di finocchio, balsamico, penetrante e piacevolmente aromatica.
E' il finocchio di mare. Il finocchio marino (Crithmum maritimum L.) è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle ombrellifere originaria delle regioni costiere dei paesi dell'Europa meridionale e occidentale, lungo le coste del mar Mediterraneo, in America settentrionale e in Asia centro-occidentale. Cresce sulle scogliere e sui moli ed è l'unica specie del genere Crithmum.
E' facilmente riconoscibile. È una pianta che sopporta bene il sale (alofila), la troviamo quindi vicino al mare, spesso sulla nuda roccia; è perenne, e presenta fusti molto robusti e ramificati, alti da 30 a 60 cm.
Le foglie, sono formate da piccole foglioline lanceolate, carnose, grigio azzurre, lunghe fino a 2 cm.
I fiori sono riuniti in ombrelle molto piccole, di colore dal bianco al giallastro; fioriscono da luglio a settembre.
I frutti sono di forma ovoidale.
Al finocchio marino vengono attribuite alcune proprietà terapeutiche; viene usato come vermifugo e per migliorare la funzionalità del fegato. In passato veniva usata dai marinai come fonte di vitamina C e di iodio.
È una pianta commestibile, l'accoppiamento perfetto è con il pesce, per condire la pasta o la pizza.
Le foglie possono essere lessate in aceto, o aceto e vino bianco, e poi asciugate bene e conservate sottolio oppure si possono mettere in salamoia come le olive.
Le foglie possono anche essere passate in pastella e fritte.
Si usano solo le foglie tenere eliminando i gambi che sono più duri e di sapore amaro.
Si può facilmente coltivare in vaso.
In Corsica se ne ricava invece un olio essenziale.
William Shakespeare lo cita nel Re Lear e definisce un “lavoro terribile” l’abitudine di scalare le scogliere per raccoglierlo perché spesso “a metà strada cade chi lo cerca”.
Chiamato anche "spaccasassi" perché cresce nelle fessure delle rocce spaccandole, viene utilizzato anche come pesto mischiato ad altri ingredienti.
Questo l'ha fatto mia sorella e l'ha messo in salamoia. Le foglie del finocchio di mare pulite e lavate vengono staccate dai rami e accomodate nei vasetti puliti. Si aggiunge poi una salamoia al 5-10% di sale, preparata con acqua fatta bollire in cui si versa il sale e poi si fa raffreddare.
La percentuale cambia a seconda se le foglie sono appassite o no. Nel secondo caso aumentare la dose di sale fino al 10% per garantire la conservazione.
Si chiudono i vasi e si lasciano maturare un paio di mesi chiusi in dispensa. Ogni tanto controllare e se il liquido si è abbassato fare il rabbocco.
Il finocchio marino così preparato fermenterà come le olive. Quando all'assaggio ci sembrerà pronto potrà essere consumato così com'è come accompagnamento di pesci lessati, oppure potrà essere usato per preparare un pesto e condire la pasta.
Evabbe post pieno di cose xlche mi interessanto, il finocchio di mare che non conoscevo le descrizioni dettagliate e la tecnica per la conserva. Di ispiarazione sicuramente. Cercherò anche io in spiaggia
RispondiEliminaProva a vedere in Calabria, dovresti trovarlo. Grazie :)
EliminaHo avuto qualche problema nell'invio del commento che ho scritto piu volte. Scusa i refusi.
RispondiEliminaPensi che dipenda dal mio account o altro? così controllo
EliminaEvabbe post pieno di cose xlche mi interessanto, il finocchio di mare che non conoscevo le descrizioni dettagliate e la tecnica per la conserva. Di ispiarazione sicuramente. Cercherò anche io in spiaggia
RispondiEliminaProvate tutti per la vostra salute e andrete meno volte in farmacia. Meglio raccoglierlo in primavera o in ombra in estate ma se sembra bello verde e florido anche in inverno specie più al sud.
RispondiEliminaGrazie del commento. E dei suggerimenti di raccolta.
EliminaLoved readingg this thank you
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