Dite che fa caldo e non è tempo di risotti? I miei genitori hanno apprezzato.
E per diversi motivi che si spiegano con l'origine degli ingredienti. Andiamo per gradi. Mio padre è sardo e mia madre è di Torino e forse non tutti sanno (Strano ma Vero [La Settimana Enigmistica]) che la Sardegna è una delle regioni che produce più riso (con Piemonte, Veneto e Lombardia), anzi lo esporta anche in oriente. Anche se l'hanno portato i Piemontesi ormai la regione Sardegna è ai vertici italiani come quantità e qualità.
In Sardegna e nello specifico a S. Gavino Monale si produce uno dei migliori zafferani italiani.
Io sono nata in provincia di Novara in mezzo alle risaie e mi ricordo quando da bambina andavamo a comprare il riso al mulino.
E non finisce qui, in Piemonte si trovano dei burri spettacolari e ... vabbè il Parmigiano viene dall'Emilia.
Ma il risotto è patrimonio di tutta l'Italia in fondo.
Se non trovate il midollo o volete un piatto vegetariano fatelo senza e usate un brodo vegetle, ma in quel caso lo chiamerei semplicemente risotto allo zafferano. Buonissimo anche lui e più delicato.
Di solito per comodità faccio questa versione più leggera.
Si consiglia di usare un brodo leggero, vegetale o di carni bianche affinché il sapore della carne non copra i profumi delicati dello zafferano.
Usare un brodo di carne ristretto oltre a coprire la delicatezza dei sapori è considerato un errore.
Ricetta modificata tratta dalla prima lezione del corso di cucina del Cordon Bleu di Roma dell'anno 2000.
(O forse era l'autunno 1999).
(O forse era l'autunno 1999).
Risotto alla Milanese
(per 2 persone)
170 g riso Vialone, Carnaroli o Arborio
50 g burro
20 g di midollo di bue
1 cipolla piccola
1 litro di brodo leggero
50 g parmigiano grattugiato
vino rosso mezzo bicchiere
zafferano in stimmi (un pizzico o secondo i gusti)
In una casseruola mettere metà burro, midollo (che non ho messo) e la cipolla tritata. Soffriggere a fuoco moderato fino a quando la cipolla non è trasparente.
Aggiungere il riso e farlo tostare. Bagnare con il vino rosso fino a completa evaporazione.
Aggiungere due mestoli di brodo e girare.
Continuare la cottura aggiungendo un mestolo di brodo per volta e mescolando ogni volta.
Dopo 10 minuti aggiungere lo zafferano.
Mettere un po' di stimmi in pochissimo brodo caldo prima della preparazione, affinché sprigionino tutti i profumi, e aggiungerli al riso.
Per la cottura completa ci vorranno altri 5-8 minuti. Assaggiare e aggiustare di sale se necessario.
Togliere il tegame dal fuoco, mantecare con burro e parmigiano e lasciar riposare, coperto, qualche minuto prima di servire.
Interessante a proposito dell'uso sì o no del vino e se rosso o bianco quanto riportato sul Cucchiaio.it
"PER SAPERNE DI PIU' "
"I pareri sulla vera ricetta del "risotto alla milanese" sono molto discordi. Una delle diatribe riguarda l’eventuale aggiunta finale del sugo di arrosto: c’è chi sostiene la schiera di coloro che ne aggiungono un cucchiaio subito dopo che il riso ha assorbito il burro iniziale; c’è chi invece ritiene di aggiungerlo subito dopo aver aggiunto il midollo; c’è chi lo cosparge sul risotto prima di servirlo a tavola. Il Cucchiaio d’Argento è per quest’ultima soluzione. Poi si discute sull'aggiunta del vino: nelle famiglie milanesi di vecchio ceppo si aggiunge un bicchiere di vino rosso appena il riso ha assorbito il burro iniziale. Un’usanza, si dice, portata a Milano dai brianzoli che venivano a lavorare nelle case patrizie della città. Noi riteniamo che se ne possa fare a meno, ma è una semplice questione di gusti."
Delizioso, questo si che è un vero risotto degno del suo nome! 😋😋😋
RispondiEliminaMaria Grazia, sei sempre gentilissima con me. :)
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