Le farfalle sono un formato che di solito non mi piace, ma queste sono di una marca (Cav. Cocco, si può dire?) che mi piace molto. Infatti devo dire che hanno tenuto benissimo la cottura e non erano come succede spesso dure al centro e mollicce nelle ali, le consiglio.
La classica cacio e pepe è conosciuta da tutti anche fuori Roma, ma il problema più grosso nel realizzarla è come impedire che il formaggio si ammalloppi in un unico grumo visto che la ricetta non prevede assolutamente l'uso dell'olio, questa è una soluzione. Pasta (io ho usato le farfalle del Cav. Cocco una pasta che mi piace moltissimo, in cottura si sente l'odore del grano. A me piace corta, si dovrebbero usare gli spaghetti) pecorino romano, pepe .
Cuocere la pasta in abbondante acqua lasciandola molto al dente, scolarla e tenere da parte l'acqua.
Terminare la cottura in una padella bassa alternando l'acqua di cottura della pasta, pecorino grattugiato e pepe, continuare la mantecatura fino alla cottura completa della pasta. L'amido della pasta unito al cacio formerà una cremina densa moto saporita.
spiegazione ineccepipile, complimenti!
RispondiEliminaAnche per me le farfalle non rientrano tra i fomati di pasta preferiti, ma ai bambini piacciono tanto perchè fanno allegria, così via via le uso, e per il pepe nel mio piatto...Abuso!
Danielinaaaaa, con la cacio e pepe mi vieni a giocare in casa hehehehe
RispondiEliminaI miei ingredienti sono molto simili a quelli della pasta con la ricotta (120 gr. di ricotta di pecora; 120 gr. di pasta, rigorosamente mezze maniche; pepe, noce moscata, burro, parmiggiano e un goccio di latte :-D .....da ricovero !!!): mooolta pasta (anche i tonnarelli sono ottimi), mooolto pecorino.... mooolto pepe :-D
Jajo: bbbbbbona!!!!
RispondiEliminaio la pasta con la ricotta la faccio come faceva mia nonna in Sardegna, con un misto spezie che si chiama La Saporita :-))))