Lydia, la mia socia (con Giovanna, Lisa e Roberto) di Tzatzichi a colazione mi ha segnalato questo concorso di Precisina di Mamma che buono e io partecipo volentieri con una ricetta nuova, ma ne segnalo anche altre già pubblicate.
Sono alcuni piatti della cucina sarda, non quella che si trova nei soliti ristoranti o negli agriturismi. Sono i piatti della cucina di tutti i giorni, quelli fatti con ingredienti poveri ma non per questo meno buoni. Spesso sono piatti unici perché con quello che c'era si doveva mangiare in molti e doveva bastare e quindi spesso la soluzione migliore era farne appunto un piatto unico che contenesse il necessario di carboidrati e proteine. Spesso le proteine erano poche e se c'era un ospite in più bastava abbondare con i carboidrati.
Questo è un piatto singolare perché può sembrare un'imitazione di un piatto che ha furoreggiato nei ristoranti a partire dagli anni '80, invece è antico e si è sempre fatto nelle case in Sardegna dove un po' di pecorino non mancava mai.
Sono alcuni piatti della cucina sarda, non quella che si trova nei soliti ristoranti o negli agriturismi. Sono i piatti della cucina di tutti i giorni, quelli fatti con ingredienti poveri ma non per questo meno buoni. Spesso sono piatti unici perché con quello che c'era si doveva mangiare in molti e doveva bastare e quindi spesso la soluzione migliore era farne appunto un piatto unico che contenesse il necessario di carboidrati e proteine. Spesso le proteine erano poche e se c'era un ospite in più bastava abbondare con i carboidrati.
Questo è un piatto singolare perché può sembrare un'imitazione di un piatto che ha furoreggiato nei ristoranti a partire dagli anni '80, invece è antico e si è sempre fatto nelle case in Sardegna dove un po' di pecorino non mancava mai.
Maccheroni con casu furriadu:
Mentre cuoce la pasta (spaghetti o rigatoni vanno bene entrambi, maccherone è generico per indicare la pasta) mettere sul fuoco latte, pecorino fresco tagliato a cubetti e un cucchiaio di semola rimacinata. Far sciogliere il formaggio e girare fino ad ottenere una crema con cui si condisce la pasta.
La semola serve a fare amalgamare il tutto altrimenti a volte latte e formaggio rimangono separati.
Mia nonna faceva così per condire la pasta e siccome faceva il pecorino in casa usava il formaggio fresco che ancora non era stato messo in salamoia ma lasciato lì un po' finché non prendeva un sapore acido. In estate bastavano poche ore, d'inverno uno o due giorni.
La semola serve a fare amalgamare il tutto altrimenti a volte latte e formaggio rimangono separati.
Mia nonna faceva così per condire la pasta e siccome faceva il pecorino in casa usava il formaggio fresco che ancora non era stato messo in salamoia ma lasciato lì un po' finché non prendeva un sapore acido. In estate bastavano poche ore, d'inverno uno o due giorni.
Le altre ricette che segnalo sono:
il Pane Guttiau
La zuppa di fave secche e verza
la Zuppa Cuata (o zuppa gallurese)
Casadine o formaggelle
Danieee, è Nadia/Precisina di Mamma che buono (non "in cucina" :-D). Pensa di meno alla Sardegnaaaaaaa hahahahahaha
RispondiEliminaDanielì' che voglia di zuppa gallurese :-(((
Grazie Jacopo, ho corretto.
RispondiElimina;-)))
Che dici andiamo in Sardegna a giugno?
Ecco, io per una pasta così posso anche impazzire. Adoro il pecorino (si vede che sono di rustica progenie!).
RispondiEliminaMi portate con voi, che io in Sardegna non ci sono mai stata?
Davvero una bella ricetta!
RispondiEliminaBbbbona stà pasta!!!!
RispondiEliminaMi unisco alla gita sarda anch'io...
P.S. Dani, in bocca al lupo
E meno male che c'è il mio PR lì pronto a tutelarmi :-) grazie daniela, inserito tutto! Ajò!
RispondiElimina"Mia nonna faceva così per condire la pasta e siccome faceva il pecorino in casa usava il formaggio fresco che ancora non era stato messo in salamoia ma lasciato lì un po' finché non prendeva un sapore acido."
RispondiEliminaCome mi piacerebbe sentire questo sapore, appena trovo un pecorino degno di questo nome li provo !
Ciaooo
buonissimi questi maccheroni
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