04 maggio 2009

Animelle in crosta di sesamo con carciofi fritti.





E mentre c'è chi si mangia un hamburger da 250 g (se dice che erano solo 200 g non gli credete) io mi mi sono fatta du' animelle (di agnello)...
Poi mi lamento che sto trascurando il blog!
Te credo.
Non cucino.
Quindi non posto.
Se cucino non è per me.
Quindi posta qualcun altro.
Se cucino con qualcuno che non ha un blog non posto.
E al massimo faccio la lavapiatti.
E tanto per finire in bellezza se mi azzardo a fare qualcosa non mi piace esteticamente e le foto mi piacciono ancora meno.
Però siccome queste animelle erano buone metto la foto meno brutta tra quelle che ho fatto.
Il merito è prima di tutto di Stefano che mi ha portato un po' di animelle freschissime che aveva staccato lui da un paio di agnelli arrivati la mattina stessa. Io le ho solo pulite e lavate, ho tolto la pellicina che le avvolge. Poi le ho passate nei semi di sesamo e le ho scottate velocemente in padella con pochissimo burro.
Nel frattempo ho pulito un paio di carciofi romaneschi a cui ho tolto con cura la barba o fieno (sono gli ultimi), li ho tagliati finissimi con la mandolina e li ho fritti tutti insieme in un po' di olio evo in modo che rimanessero un po' croccanti e in parte morbidi.
Ho salato tutto alla fine (poco sale).
Tutto qui, non è questa gran ricetta, ma le animelle fanno parte della tradizione della cucina romanesca del quinto quarto, anche se con qualche modifica, e meritano.
5 secondi in bocca
5 minuti nello stomaco
5 ore sui fianchi...
dicono (inventata or ora).