Ho iniziato a leggerlo e ne sono rimasta affascinata, ho trovato molte analogie con momenti molto lontani della mia vita e con sensazioni provate in anni passati. Mi ha evocato immagini che conosco. E' questo il fascino di questo libro. E poi le non ricette di Carmelo, più associazioni e consigli, da seguire.
Ed ora che lo sto leggendo apprezzo ancora di più la cena, forse avrebbe avuto addirittura più senso invertire i tempi, prima la lettura. Chissà.
Originale questo ordine inverso eppure non mi stupisce, mi piace iniziare con un gelato di pistacchio di Bronte dolce al punto giusto, che si fonde bene con i grani di sale esterno e la cappella cruda di porcino. Si inizia davvero bene. Con un Passito di Pantelleria Fernandes ottimo compagno di viaggio del piatto.
Ed ecco un invito ad alzersi presto per fare una passeggiata in montagna alle sette del mattino. Non si può descrivere, bisogna averla fatta almeno una volta nella vita e scoprire che qui si ritrovano tutti i sapori freddi umidi del sottobosco con qualcosa di caldo e vivo che li unisce. Ed è lunghissimo, persistente.
La zuppa asciutta di porcini, calda, confortante. Liquida e collosa, confortante.
L'abbinamento con i vini, Etna Bianco e Rosso della selezione dei Vigneri di Salvo Foti, non è stata forse la scelta migliore con tutti i piatti, secondo i mie personalissimi gusti. Credo che comunque accostare il vino ai funghi sia spesso difficile.
L'estetica del fungo. Tra filosofia e gusto
di Tony Saccucci e Carmelo Chiaramonte
Edizioni Estemporanee
Roma (euro 12,50)
L'estetica del fungo. Tra filosofia e gusto
di Tony Saccucci e Carmelo Chiaramonte
Edizioni Estemporanee
Roma (euro 12,50)
Ci tengo a dire inoltre che il wine bar Percento è stata un'interessante scoperta da approfondire prossimamente. Gli antipasti che ci hanno accolti fanno ben sperare, falafel di pesce, patè di fegatini, kebab. Molto buono il pane servito con una salsa mediterrane (pomodori secchi e olive?).
Il locale è curato e invitante e rispecchia l'amore e l passione per il loro lavoro dei due proprietari Michal Levy, la giovane chef di Tel Aviv, e Ferdinando Milea il sommelier. Tornerò.
Non sono un amante del fungo, due domeniche fa però siamo stati in un famoso ristorante nel modenese. Abbiamo mangiato tutto a base di funghi, dalle bruschette (deliziose) ai tortelloni di ricotta. Ecco, ho cambiato idea. Mi piacciono i funghi quando in cucina lo chef sa il fatto suo.
RispondiEliminaCiao ciao
Posso immaginare!!!
RispondiElimina:-))))
Ieri sera abbiamo cucinato Tony ed io per Carmelo.
RispondiEliminaNon è stata proprio la stessa cosa ;)
@Luca, invitarmi no eh?
RispondiElimina:-)))
percento non lo conoscevo.
RispondiEliminaDici che vale la pena?
Andrea, non lo so, dico solo che gli antipastini erano ben fatti e promettono bene.
RispondiElimina:-)
Favolso! poi i frutti "testardi" e' brillante
RispondiEliminaCiao Daniela, buon anno!
RispondiEliminaLa giovanissima e brava chef si chiama Michal Levy.
Ci sono stato proprio ieri da Percento e merita senz'altro!
Nico
Grazie Nico, lo sapevo, ma mi è partita una M non so come.
RispondiElimina:-)))
Grazie di averlo notato.
:-)