Tempo fa avevo chiesto l'autorizzazione ad Albi (l'autore di questo post vuole essere citato solo così con un nick) a pubblicarlo qui sul mio blog perché penso sia una testimonianza interessante di come sono cambiati usi e costumi nella ristorazione in questo caso per un evento.
Lo copio-incollo senza modifiche perché lo trovo molto interessante.
Lo copio-incollo senza modifiche perché lo trovo molto interessante.
28 ottobre 1884
Gran Ristorante della BORSA con giardino
Condotto da Serafino Guffanti
Via San Giuseppe n. 2 – di fianco al Teatro alla Scala - Milano
Gran Ristorante della BORSA con giardino
Condotto da Serafino Guffanti
Via San Giuseppe n. 2 – di fianco al Teatro alla Scala - Milano
Menu
Zuppa fausse tortue
Fritto hutelettes e pasticcini alla Richelieu
Filetto di bove alla Fiorentina
Rifreddo di quaglie in bellavista
Tartufi bianchi di Piemonte
Arrosti di fagiani al crescione
Insalata alla russa
Babà al curaçao salsa albicocche
Pezzo gelato di frutta con ananasso
Vini
Liebfrauemilch
Ghemme vecchio
Chateau Lafite Meller
Champagne Volnay M(o)usseux
Caffè e liquori
Lire 25 cad. per 12 persone
Fiori, mancia e zigani a parte
------
In effetti qualche rincaro nel frattempo c'è stato.
Ignoro cosa sia il fritto di hutelettes e lo Chaterau Lafite Meller, la via San Giuseppe non esiste più, il ristorante nemmeno, la Borsa idem. Almeno La Scala resiste.
Chissà cosa c'era nella falsa tartaruga della zuppa e quale sapore poteva avere il Volnay mousseux.
Chissà se i mie avi sono stati felici. Credo di sì.
Il testo e le foto sono tratti da: http://www.think-oink.com/Insalata alla russa
Babà al curaçao salsa albicocche
Pezzo gelato di frutta con ananasso
Vini
Liebfrauemilch
Ghemme vecchio
Chateau Lafite Meller
Champagne Volnay M(o)usseux
Caffè e liquori
Lire 25 cad. per 12 persone
Fiori, mancia e zigani a parte
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In effetti qualche rincaro nel frattempo c'è stato.
Ignoro cosa sia il fritto di hutelettes e lo Chaterau Lafite Meller, la via San Giuseppe non esiste più, il ristorante nemmeno, la Borsa idem. Almeno La Scala resiste.
Chissà cosa c'era nella falsa tartaruga della zuppa e quale sapore poteva avere il Volnay mousseux.
Chissà se i mie avi sono stati felici. Credo di sì.
Che bella cosa! Interessante fare di questi tuffi nel passato!
RispondiEliminaA me le cose del passato mi affascinano da morire.A volte ci lasciamo troppe cose alle nostre spalle. Una rispolveratina ai nostri ricordi e a quelli dei nostri avi penso che sia il giusto elisir della vita.Grazie.
RispondiEliminaBellissimo! Che fascino quel vecchio menù e che tenerezza immaginare i due sposini, gli invitati ed un mondo che non c'è più! Sarebbe interessantissimo recuperare queste antiche ricette e provare a reinterpretarle!
RispondiEliminaè andare indietro nel tempo....
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