Sicilia e Sardegna, due isole che si incontrano a tavola grazie a una spigola

Cosa si fa quando con una splendida spigola di 1 kg e 600, pescata all'amo e con le uova dentro?

Prima cosa la si cucina semplicemente per valorizzarla al meglio - e l'ho preparata al forno al sale fino come mio solito (come mi ha insegnato anni fa un'amica di Cagliari) e riso bianco cotto alla persiana -
poi ci si beve un DomPérignon Vintage 2000 (era l'ultima, sono finite le mie scorte) e per finire si usano le uova, non si butta niente.Le sacche sono due, una era stata incisa per errore quindi le ho usate in due modi diversi.

Ispirata dalla piacevole sorpresa, del ritrovamento delle uova, mi sono consultata con due cuochi (so che capiranno se dico che prima di essere chef per me sono grandi cuochi) che stimo, per certi versi molto diversi tra loro, uno conosciutissimo e geniale Ciccio Sultano, l'altro meno conosciuto forse, ma che apprezzo altrettanto, Piero Careddu. Entrambi mi affascinano per l'amore che hanno per la propria terra di origine e per il rispetto e conoscenza profonda dei prodotti locali e della tradizione che esaltano e fanno rivivere in piatti dove non c'è staticità, dove la tridizione va braccetto con i nostri tempi. Un concetto di tradizione che mi trova d'accordo.
Ed entrambi mi hanno come prima cosa di usarle fresche per farci la pasta.

Spaghetti integrali con uova di spigola, noci, e alga nori

Ecco come ho fatto:
Ho cotto velocemente le uova in olio e aglio (che poi ho tolto), ho cucinato la pasta (spaghetti integrali) molto la dente e li ho mantecati con le uova di spigola (lavate e spellate) a fuoco spento con poca acqua di cottura della pasta aggiungendo poche noci tritate.

Ho impiattato e portato in tavola rifinendo con prezzemolo tritato fine, alga nori tritata e olio evo (produzione casalinga)Per la bottarga casalinga ci risentiamo presto, per i forti di stomaco queste sono le sacche con le uova dopo una prima salatura