La moussaka serba e il Primitivo Càntele

Quando sono  stata invitata  da  Paolo Cantele a  partecipare a  questa  iniziativa con i  vini Cantele ammetto di aver avuto un attimo di dubbio. Gli  abbinamenti vino cibo per me sono quasi sempre  basati  sull'intuito  e  sul  mio  gusto  personale e  questa proposta era  per me  una  novità. Ho  deciso quindi  di mettermi alla prova,  di  uscire  dalla  mia  "zona di  confort" perchè questo è un modo  ottimo  per  crescere e  migliorare.
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Da  quel momento è  iniziato un lavoro inconscio su possibili  piatti. Non è stato semplice (per me). Ho letto in giro  e mi sono  documentata, prima di ricevere  il vino ed  assaggiarlo, e  la maggior  parte  dei  consigli puntavano su ingredienti e preparazioni non  molto adatte alla stagione torrida in cui mi  dovevo mettere  in cucina, cioè pieno agosto. Anche  la  tipologia  di vino non  mi aiutava sempr e pe r questioni meterologiche. E così dopo aver scartato selvaggina  da  pelo  e da  piuma (troppo invernali), bistecche  succulente (troppo scontate) o taglieri di formaggi (molto poco "cucinati") ho trovato la soluzione per  me  ottimale. Una   volta realizzato  il  piatto l'assaggio in  abbinamento con questo  vino, che  scopro  essere molto profumato e  leggero, di inaspettata freschezza e in cui le note  pepate si accompagnano molto bene con carne, patate e  uova, mi ha  convinta.

La moussaka  serba  è leggermente  differente  da  quella classica greca, non ci sono melanzane e  invece della besciamella è  coperta con  una  crema di latte e  uova. A casa mia si è  sempre  mangiata  questa  moussaka perché avevamo una zia di Belgrado, zia Buba, che l'aveva insegnata a mia madre già negli anni 60 quando in vacanza in Grecia ci andavano ancora in pochi, figuriamoci nella ex  Yugoslavia.

Ingredienti:

carne macinata (nella ricetta originale è di solo montone o mista a manzo, si può fare anche di solo manzo) g 500,
patate g 500,
pomodori da sugo maturi g 400,
cipolle 2,
formaggio di pecora (versione addomesticata parmigiano e/o pecorino) g 250,
2  uova
1 bicchiere  di latte
vino
olio, sale, noce moscata

Affettare le patate sotilissime, volendo lessarle leggermente, ma se  sono  sottilissime  non c'è  bisogno. Soffriggere la cipolla tritata con poco olio, unire la carne e farla rosolare, bagnare con un bicchiere di vino (la cosa migliore  sarebbe  usare lo stesso di accompagnamento) e far evaporare. Unire i pomodori in dadolata, salare, coprire e portare a cottura.

Ungere una teglia, disporre sul fondo uno strato di patate, coprire con uno strato di carne  e cospargere con il formaggio. Completare la teglia, alternando strati di patate, formaggio e carne. Finire con  uno strato  di patate, coprire  tutto  con  1-2  uova a cui si è unito pari peso di latte, 1-2 cucchiai di formaggio e noce  moscata e sbattute con una  frusta. Mettere la teglia in forno già caldo a 180° e far cuocere per circa 3/4 d'ora. Levare la teglia dal forno e lasciare riposare prima di servire.
Si  può  presentare sia  in teglia unica, magari tagliato con un coppapasta in  monoporzione, che come tortino  singolo.

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