La Serra d'Ivrea |
Sabato 8 ottobre sono partita da Roma per il Piemonte, invitata dal consorzio tutela vini doc Caluso Carema canavese, con altri blogger e appassionati, alla scoperta dell’Erbaluce, un vitigno che è "nato dall’amore impossibile tra il sole e l’alba, con lo zampino della luna" come racconta la leggenda.
Sono arrivata in aereo, scortata e riempita di cure da Fabrizio Gallino, e poi ci siamo spostati con un minibus, un'attenzione in più per permetterci di conoscere il territorio con più calma.
Questa è una zona che ha risentito molto delle passate ere glaciali che hanno lasciato un segno tangibile (in blu i terreni morenici nella schermata della carta geologica alla scala 1:1.000.000 nel GeoMapViewer del Portale del Servizio Geologico d'Italia),
http://sgi1.isprambiente.it/GeoMapViewer/index.html |
in particolare durante l'ultima il ghiacciaio, scendendo dalla Val D’Aosta, ha depositato la Serra morenica d’Ivrea, forse la più lunga d'Europa.
E all'interno della cerchia morenica c'è un microclima particolare grazie al quale possiamo trovare relitti fossili come betulle e fichi d’India, che qui vivono insieme, due essenze normalmente abituate a climi molto diversi!!
Nella nostra visita guidata abbiamo visitato castelli e paesi, abbiamo incontrato e parlato con i produttori che ci hanno accompagnato a visitare le loro vigne, che ci hanno spiegato sono coltivate a pergola secondo l a tradizione.
Abbiamo visitato i vigneti di Orsolani a cui è seguito un pranzo ispirato alla tradizione alla Residenza del Lago bagnato dall’Erbaluce, che come ci è stato spiegato viene prodotto nelle tre versioni; fermo, metodo classico e passito. Dopo una visita veloce al Castello di Agliè, sede della serie televisiva ispirata ad Elisa di Rivombrosa abbiamo avuto modo di vedere più da vicino il castello di Masino, da cui "si domina la valle" e le due morene laterali fino all'imbocco della Valle d'Aosta. Dopo una breve sosta in albergo (io ero al bellissimo Spazio bianco di Ivrea) altro giro in minibus per andare all’ostello del comune di Piverone, dove la nostra foodblogger Sandra Salerno (tocco di zenzero è uno dei primi foodblogger apparsi in Italia) ci ha preparato una cena tipica piemontese; ottima la battuta di fassona con olio di nocciola e l'immancabile bagna cauda con i peperoni. Da cui la frase classica, da far dire al "piemontese sospetto" per capire se è autentico o è un "terrone" travestito: doj pouron bagnà 'nt l'oelj - se è un intruso quel "l'oelj", diventa oli. :-)
e per chi non lo sapesse significa: due peperoni intinti nell'olio (in pinzimonio).
e per chi non lo sapesse significa: due peperoni intinti nell'olio (in pinzimonio).
Anche a cena l’erbaluce la fa da protagonista con 20 bottiglie alla cieca, intercalate con qualche intruso d’oltralpe.
In ogni tavolo c'erano uno o due produttori ed è stato molto piacevole ascoltare le loro storie, i loro esperimenti e le esperienze, e il loro punto di vista su tutto quello che ruota intorno al mondo del vino in generale, sul loro territorio e su come si è evoluto.
Il giorno dopo, domenica mattina, all’enoteca di Caluso ci attendevano i produttori di sedici aziende con più di cinquanta bottiglie da assaggiare. In questa esperienza mi sono fatta guidare sa amici più esperti di me a cui lascio le note di degustazione.
L’organizzazione, l'accoglienza e ospitalità sono state attente e cordiali e si sono rivelate un'ottima occasione per conoscere la zona e i suoi prodotti.
Entrambi racchiudono grandi potenzialità come è stato detto più volte nelle due giornate, fors e atratti poco conosciute e poco valorizzate dagli stessi produttori. Questo è stato un primo piccolo passo iniziale pe r aprirsi verso l'esterno ed è con questo spirito che ho raccontato queste du e giornate, soprattutto con le immagini che raccontano meglio di me quanto ho visto girando per vigne e parlando con i produttori, persone genuine che hanno tra le mani una grande ricchezza della loro terra..
Segnalo alcuni post di alcuni miei compagni di viaggio dove trovare più informazioni tecniche sui vini assaggiati:
DM's Blog
Gli amici del bar
Enofaber's Blog
Grappolo Rosso
TerraUomoCielo
Fabio D'Uffizi
Il programma:
ERBALUCE, LA FAVOLA DI UN VINO
8 e 9 ottobre 2011 Educational BLOGGER
Sabato 8 ottobre
h 11.00 Arrivo a Caluso e ritrovo all’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino Palazzo Valperga di Masino - Piazza Valperga, 2 - 10014 Caluso (To)
h 11.30 Visita vigneti: area Caluso; seminario itinerante
h 14.00 Pranzo - Ristorante Residenza del Lago, Candia
h 15.30 Visita vigneti: area Serra d’Ivrea; seminario itinerante
h 19.00 Accoglienza Hotel:
Albergo Residenza del Lago 10010 CANDIA CANAVESE (To)
Spazio Bianco 17 10015 IVREA (To)
20.30 Cena – Ostello del Comune, Piverone - L’Erbaluce e la cucina del territorio. Cucina “Un Tocco di Zenzero” – Degustazioni coperte
Domenica 9 ottobre
h 10.00 – 13.00 Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino, Caluso - Incontro e degustazione con i produttori del Consorzio
13.00 Buffet
bel resoconto, soprattutto la parte geologica.
RispondiEliminaChe poi i vini degustati nel posto di produzione, secondo me sono un 'altra cosa.
E parlare/conoscere chi fa vino un valore aggiunto.
Brava :)
grazie stefano. Ti sarebbe piaciuto molto questo giro.
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