Milano,
10 luglio 2012 - Pilsner
Urquell, la
birra che ha cambiato il modo in cui il mondo vede la birra,
ha confermato l’interesse all’enogastronomia di qualità ed alla
cucina d’autore attraverso l’accordo di partnership con una delle
associazioni più prestigiose del settore, non solo nel Bel Paese, i
Jeunes
Restaurateurs d’Europe –
il network di giovani chef e proprietari di ristoranti alfieri della
ristorazione d’eccellenza e dell’alta gastronomia. “Negli
ultimi anni sono stati conseguiti buoni risultati - afferma Luca
Beretta,
Business
Unit Director Pilsner Urquell Italia
- grazie ad un lavoro attento e meticoloso che sta portando i
consumatori italiani a riconoscere in questa birra ceca uno status
superiore, con una grande storia alle spalle fatta di dedizione,
cura, successi e prestigio.
La distribuzione da noi è ancora molto selettiva e gli operatori che trattano Pilsner Urquell sono innamorati del marchio, sono i più forti supporter ed i più autentici ambasciatori del brand. I Jeunes Restaurateurs d’Europe ITALIA incarnano perfettamente la figura dell’Ambassador e rappresentano al meglio quello che è per noi il concetto di qualità, di eleganza e modernità pur mantenendo un solido legame con la tradizione. Ci siamo piaciuti e ci siamo scelti per portare avanti insieme questi valori”.
La distribuzione da noi è ancora molto selettiva e gli operatori che trattano Pilsner Urquell sono innamorati del marchio, sono i più forti supporter ed i più autentici ambasciatori del brand. I Jeunes Restaurateurs d’Europe ITALIA incarnano perfettamente la figura dell’Ambassador e rappresentano al meglio quello che è per noi il concetto di qualità, di eleganza e modernità pur mantenendo un solido legame con la tradizione. Ci siamo piaciuti e ci siamo scelti per portare avanti insieme questi valori”.
Giovedì
12 luglio ha preso
il via la prima attività,
il Giro
d’italia con Pilsner Urquell;
sono più di 20 gli chef impegnati a proporre, per un’intera
settimana, Pilsner Urquell in abbinamento ad un loro piatto, studiato
apposta per l’occasione. “E’ una collaborazione nata sotto il
segno dell’innovazione” – ha affermato Andrea Sarri, neo
presidente dei Jeunes Restaurateurs d’Europe – “e Pilsner
rappresenta un partner ideale per dare continuità al nostro
percorso gastronomico che unisce la forza della tradizione a
una costante attenzione alle novità e al mondo che cambia.”
I
giovani ristoratori che aderiscono al progetto sono:
Andrea
Sarri
del ristorante Agrodolce
di Imperia, Emanuele
Scarello
del ristorante Agli
Amici dal 1887
di Godia (UD), Paolo
Zoppolatti
del ristorante Al
Giardinetto
di Cormons (GO), Christian
Di Bari
del ristorante Due
Spade di
Cernusco sul Naviglio, Tommaso
Arrigoni ed Eros Picco
del ristorante Innocenti
Evasioni
di Milano, Pietro
d’Agostino
de La
Capinera
di
Taormina,
Ombretta
e Filippo Saporito
de La
Leggenda dei Frati
di Castellina in Chianti (SI), Alberto
Faccani
del ristorante Magnolia
di
Cesenatico, Marco
Fadiga
del Marco
Fadiga Bistrot
di Bologna, Marco
Parizzi
del Ristorante Parizzi
di
Parma, Francesco
Sposito
della Taverna
Estia
di Brusciano (NA), Renato
Martino
del Vairo
del Volturno
di Vairano Patenora (CE), i fratelli
Colleoni
del ristorante San
Martino
di Treviglio (BG), Daniele
Usai
del ristorante Il
Tino
al Lido di Ostia (Roma), Marco
Stabile
del Ristorante Ora
d'Aria
di Firenze, Christian
Milone
della Trattoria
Zappatori
di Pinerolo (TO), Fabrizio
Ferrari
de Al
Porticciolo 84
di Lecco, Paolo
Donei
della Malga
Panna di
Moena, Cristiano
Tomei de
L'Imbuto
di Lucca, Stefano
Pillan del
ristorante Zenzero
di
Grumolo delle Abbadesse (VI), Marcello
Trentini del
ristorante Magorabin
di
Torino, Fabio
Granata de
L'Arsenale
di Cavenago d’Adda (LO), Chrstian
Pircher Kirchsteiger
di
Poiana di Lana (BZ), i fratelli
Troiani de
Il
Convivio Troiani
di Roma.
Il
progetto sarà ripetuto in autunno, con piatti e idee nuove da
presentare al pubblico, anche durante i festeggiamenti per il 170°
anniversario di Pilsner Urquell, sempre nell’ottica di una
collaborazione solida e duratura.
PILSNER
URQUELL
Pilsner
Urquell è conosciuta dagli intenditori come la birra che ha
cambiato il modo in cui il mondo vede la birra. Per capire il
valore aggiunto di Pilsner Urquell è opportuno fare un passo
indietro e ricordare le sue origini. Il 4 ottobre 1842 ha
rappresentato una vera e propria rivoluzione, segnando la nascita
della prima birra dorata al mondo, stabilendo gli standard per tutte
le birre chiare che verranno prodotte da allora. Fino al
diciannovesimo secolo la qualità della birra era abbastanza scadente
ovunque, un liquido scuro e torbido i cui standard variavano senza
controllo. L’inventore dell’inimitabile Pilsner Urquell è Josef
Groll, un giovane mastro birraio bavarese. È da questo momento
che la birra viene servita in bicchieri di vetro così da esaltarne
la purezza e non più in boccali di latta, coccio o di altri
materiali non trasparenti e quindi non puri.
E’
importante sottolineare che la vera patria della birra è la
Repubblica Ceca e che il termine Pilsner deriva infatti dal luogo in
cui Pilsner Urquell nacque, la città di Pilsen in Boemia, a
circa 100 km da Praga, tanto che il significato letterale del suo
nome è “Pilsner dalla fonte originale”. Il successo e
l’innovazione che questa nuova birra ceca ha rappresentato e le
numerose imitazioni di cui è stata oggetto hanno fatto sì che i
termini “pilsner” o “pils” vengano tuttora usati in tutto il
mondo per indicare un’intera categoria: la birra chiara a bassa
fermentazione. Tuttavia Pilsner Urquell è la sola legittimata
a chiamarsi Pilsner. L’autenticità di ogni bottiglia è
garantita dal sigillo rosso sul quale sono rappresentati i cancelli
della fabbrica di Pilsen, in cui nacque e dove ancor oggi è prodotta
con gli ingredienti locali più raffinati e con un processo di
fermentazione unico.
Inoltre,
dal 2008 la “České pivo” (birra ceca) fa parte dell’elenco di
prodotti alimentari tutelati dal marchio UE, ottenendo l’IGP
- Indicazione Geografica Protetta (sono solo 3 le birre ceche ad
aver ottenuto tale certificazione). Il marchio IGP garantisce che il
prodotto sia parzialmente o totalmente realizzato in una determinata
zona geografica. Il principio della tutela consiste nel fatto che la
birra ceca si distingue per la procedura tecnologica specifica.
Questo significa che sul mercato europeo non possono presentarsi
prodotti con il nome “České pivo” che non rispondano ai
requisiti delle procedure tecnologiche tradizionali.
INGREDIENTI
L’unicità
di Pilsner Urquell deriva innanzitutto dalla qualità superiore
delle materie prime utilizzate per la produzione. In primo luogo
il malto chiaro, ancor oggi prodotto all’interno della fabbrica di
Pilsen con il miglior orzo boemo e moravo, l’ingrediente
principale per il tipico colore chiaro e sfumato d’oro di Pilsner
Urquell. In secondo luogo i fiori di luppolo Saaz, che danno a
Pilsner Urquell quel gusto amaro che bilancia la dolcezza del malto,
oltre a contribuire alla tipica trasparenza. Poi l’acqua,
ancor oggi estratta dalle falde sottostanti al bacino di Pilsen,
particolarmente povera di minerali e sali naturali e con una dolcezza
unica che contribuisce al gusto dolce amaro della birra. Infine il
lievito segreto Pilsner H, l’artefice del sapore superiore e
del corpo di Pilsner Urquell, che secondo la leggenda fu rubato in un
monastero da un monaco in fuga e venduto a Josef Groll nel 1842.
Oltre alla qualità dei suoi ingredienti, l’unicità di Pilsner
Urquell deriva dalle innovative tecniche di produzione introdotte
da Josef Groll, mantenute ancor oggi benché complesse, lente e
costose, come la fermentazione a basse temperature, il
triplice processo di decozione (gli altri produttori di birra
ne hanno uno o al massimo due), il riscaldamento a fiamma viva in
bollitori di rame (la maggior parte delle fabbriche di birra
durante il processo di decozione utilizza dispositivi di
riscaldamento elettrico o a vapore su contenitori d’acciaio),
peculiarità produttive che ancora oggi distinguono Pilsner Urquell
dalle imitazioni.
CARATTERISTICHE
ORGANOLETTICHE
Il
procedimento produttivo tipico di Pilsner Urquell aiuta a sviluppare
il colore dorato, un bouquet di grano tostato ed un bilanciato gusto
di caramello. Un gusto eccezionalmente gratificante intensamente
luppolato, con un equilibrio di dolcezza sottile e di amaro
vellutato, avvolto in un corpo gloriosamente frizzante che rende
Pilsner Urquell facile da bere. Il forte amaro è bilanciato da una
dolcezza che è il risultato della combinazione di sapori di miele,
diacetile e note caramellate insieme ad un altro estratto residuo. La
birra non è mai stringente e chiude con una cremosità pulita, che
fa perfetto contraltare al luppolo.Altra rilevante caratteristica è
che il sapore distintivo è corposo pur essendo la Pilsner Urquell
poco alcolica, solo
4,4
gradi. Il
complesso aroma e le note degustative di Pilsner Urquell sono
espresse al massimo se viene servita alla temperatura di 7°C (±1).
Il bicchiere – calice ufficiale, creato ad hoc, rinforza
l’autenticità e la Superpremiumness, contribuendo a mantenere la
schiuma compatta ed esaltandone il gusto.
RICONOSCIMENTI
Grazie
al suo gusto unico Pilsner Urquell, la birra più imitata al
mondo, ha collezionato un gran numero di importanti premi
internazionali e continua ad essere annoverata dai critici tra le
migliori birre del mondo. Molte sono le conferme del successo di
Pilsner Urquell, una su tutte: la nomina come marca di birra
straniera più venduta in Germania nel 2010, secondo un sondaggio
condotto dalla rivista Getränke (il più importante magazine che
copre il mercato delle bevande in Germania) con riferimento alle
catene di grandi dimensioni. Quest'anno è la quarta volta
consecutiva dal 2007 che Pilsner Urquell ottiene questo primato.
Pilsner Urquell è ancora oggi prodotta esclusivamente a Pilsen,
in Repubblica Ceca, dalla Plzensky Prazdroj, con la stessa ricetta e
gli stessi ingredienti del 1842, questo rappresenta un grande valore
aggiunto di purezza. Pilsner Urquell è importata e distribuita
in Italia dalla Birra Peroni S.r.l, che nasce a Vigevano nel 1846 ed
è attualmente considerata l’azienda di riferimento nel panorama
birrario nazionale. Può contare su un consistente portafoglio di
marche prestigiose spesso premiate a livello internazionale per la
loro qualità e comunicazione, quali: Peroni, Nastro Azzurro, Peroni
Gran Riserva, Raffo, Wuhrer, Peroncino e – da quando l’azienda è
entrata a far parte di SABMiller plc - Miller Genuine Draft e Pilsner
Urquell, la regina delle birre.
L’ASSOCIAZIONE
JEUNES RESTAURATEURS D’EUROPE
“Talento
e Passione” è il motto dei Jeunes Restaurateurs d’Europe (JRE),
l’associazione che riunisce i migliori e i più giovani
rappresentanti dell’alta gastronomia. Un network europeo di cuochi
e ristoratori professionisti, interpreti lungimiranti della propria
epoca che - con grande rigore, inesauribile creatività e rispetto
del patrimonio gastronomico locale - danno vita a una cucina moderna
e profondamente radicata nel territorio. Nata in Francia alla metà
degli anni Settanta, l’associazione ha l’obiettivo di stimolare
solidarietà, amicizia e scambio di idee ed esperienze fra gli chef
più innovativi. Presto riconosciuta dal mondo gastronomico come una
delle più prestigiose associazioni culinarie, negli anni ha saputo
creare un mondo di sapori, aromi e sensazioni che dal 1992 ha
oltrepassato i confini francesi per allargarsi ad altri paesi del
vecchio continente, fra cui l’Italia. Presenti in Austria, Belgio,
Croazia, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Slovenia, Spagna,
Svizzera, Italia e con una piccola rappresentanza in Australia, oggi
i Jeunes Restaurateurs d’Europe sono oltre 500. Gli associati sono
selezionati fra gli chef più innovativi sotto i 37 anni d’età;
oltre i 45 anni i soci sono onorari. Nel nostro Paese sono oltre 80 i
giovani ristoratori, Da nord a sud una grande famiglia che con il
culto dell’eccellenza e della qualità degli ingredienti riesce a
garantire ad ogni ospite di ciascun ristorante un’esperienza unica
e irripetibile.
"la birra che ha cambiato il modo in cui il mondo vede la birra"
RispondiEliminabello ed efficace questo slogan!
Complimenti a quelli del marketing e comunicazione che lo hanno coniato. Trovo che apra la mente e gli orizzonti sul nuovo marchio.
Se non fosse per la mia dieta rigorosamente glutten free andrei a provarla e gustarla subito.
Daniela, chissà quanto dovrò aspettare per la birra glutten free che ha cambiato per sempre l'esperienza dei sui consumatori e amatori? ;-)
Birre glutten free ne esistono, ma per poterle apprezzare bisogna aver dimenticato il vero sapore della birra...
Un caro abbraccio
Mammacoach
Myriam, ci sono birre senza glutine che fanno oore al loro nome. Dopo le vacanze ne assaggiamo qualcuna insieme?
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