In questo tratto di costa laziale un tempo
sorgeva Pyrgi, antica città etrusca e
antico porto di Cerveteri, poi sulle
sue mura si sono succeduti insediamenti romani e poi un
castello prima degli Orsini e in seguito
degli Odescalchi, ancora oggi residenza privata dei proprietari. Al suo fianco
sorgeva la dependance del castello dove
ora troviamo il Luxury Hotel La Posta Vecchia.
Ci troviamo nei pressi di Ladispoli su un’antica villa romana del II secolo a.C, di cui
restano ancora le fondamenta e tanti
reperti raccolti nei sotterranei della
struttura attuale tra cui mosaici
e terrecotte.
Il luogo è bellissimo e avevo
avuto il piacere di visitarlo già
in passato. L’albergo si affaccia sul mare con le sue 19 suite, la piscina interna con acqua
calda e la Spa.
Circondato da un verdissimo parco conserva all’interno
mobili preziosi, soffitti in legno finemente decorati, dipinti e arazzi nel
XVII secolo.
E’ qui che alcuni giorni fa si è tenuta la
presentazione del libro Tradizioni
Contemporanee di Michelino Gioia, una stella Michelin, edito da Trenta
Editore . L’autore è lo chef del ristorante The Cesar dell’hotel Posta Vecchia. Il
libro fa parte di una collana dedicata alla ristorazione di qualità ed è
firmato nella sua prefazione da Allan Bay, noto critico enogastronomico, che ha
colto l’essenza della cucina dello chef definendo i suoi piatti “festaioli, ricchi, belli colorati e buoni
ancor prima di essere mangiati”.
Nel libro, oltre alla affascinante storia della Posta
Vecchia, si ripercorre la carriera dello chef dalle origini semplici e
partenopee, che ha saputo unire all’amore per le materie prime e per il
territorio, il metodo, il rigore e le tecniche apprese nel corso della sua
crescita professionale, al fianco di grandi maestri. Michelino Gioia, che
proprio di recente tra l’altro ha avuto la conferma delle 2 forchette da parte
del Gambero Rosso, ha infatti iniziato la sua esperienza lavorativa al Four
Seasons di Milano, proseguendo poi nella capitale presso l’Hotel Eden, per poi
arricchire il suo bagaglio tecnico grazie a grandi chef come Alain Ducasse,
Gaetano Trovato, Pietro Leemann e Mauro Uliassi.
Michelino Gioia nella sua cucina parte anche da
ingredienti coltivati nell’orto bio dell’hotel dando forza al legame con il
territorio unendo una profonda passione per i sapori mediterranei all’interesse
nello sperimentare tecniche innovative.
Nella cena di presentazione del suo libro, dai tanti finger food e piatti proposti, tra cui delle le capesante con galletta croccante, crema di mele e patate affumicate che sono state anche oggetto di un interessante show-cooking.
Nella cena di presentazione del suo libro, dai tanti finger food e piatti proposti, tra cui delle le capesante con galletta croccante, crema di mele e patate affumicate che sono state anche oggetto di un interessante show-cooking.
Moltipiatti interessanti si sono succeduti nella serata, unodei migliori di sicuro il
risotto agli agrumi un perfetto, esempio
di equilibrio di sapori, profumi e cotture.
Preceduto da una serie di antipasti a base di pesce e di carne
Tutti i piatti sono stati abbinati ai vini
dell’azienda della famiglia Börner, Ômina Romana, situata sui Colli
Albani.
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