Ogni tanto mi ritrovo a usare i germogli. Lo so fanno benissimo e sono ricchi di vitamine e sali minerali... ecc. con percentuali variabili un solo germoglio può contenere vitamine e sali minerali pari a decine delle corrispondenti piante adulte.
La verità è che mi piacciono anche perché sono colorati e perché mi dà tanta soddisfazione vederli crescere in casa quando me li faccio da sola. E con questo metodo che ho adottato sono anche un bellissimo centrotavola per Natale.
In pratica è l'ennesimo Tamagochi come dice giustamente Elisa su Kitty's Kitchen. Anzi avevo anche io il kefir d'acqua, che mi aveva regalato lei, ma mi si è rotto il frigorifero e dopo l'estate puzzava per cui l'ho eliminato, purtroppo. Me lo farò ridare.
E a proposito di far nascere e crescere ovviamente la mia passione per il lievito madre è sempre viva e vegeta ed è sopravvissuta all'elettrodomestico in avaria perché ne avevo seccato un po'.
Ho provato vari metodi casalinghi, mi ha aiutata molto un libro comprato anni fa e un post su Kitty's Kitchen il più comodo sarebbe comprare un germogliatore, ma in genere sono troppo grandi per le mie esigenze e in plastica, aspetto che gli toglie buona parte della poesia (anche se forse aggiunge igiene).
Tempo fa ho provato anche il metodo dei sacchettini. Ha l'unico inconveniente per me che sto molto fuori casa che se non si può inumidirli con una certa frequenza si rischia che si secchino troppo come è successo a volte a me.
Altra prova con il vasetto di vetro. Questo di sicuro è il più facilmente sterilizzabile, ma a me i semi dopo un po' o mi si seccavano (poca acqua) o per eccessiva umidità mi marcivano o formavano un velo di gel esterno che ne impediva la germogliazione. Non riuscivo a trovare vie di mezzo. Cerca che ti cerca poi ho trovato anche la soluzione a questo inconveniente, basta capovolgere i vasetti, ma non lo sapevo.
Mi restava l'autoproduzione di un germogliatore fai da te.
Anche con quello che si ha già in casa è ancora più facile farseli da soli.
Poi mi sono ricordata dell'usanza da bambini di far germogliare i semi sull'ovatta o sulla terracotta e mi sono procurata l'accessorio giusto, aiutata dal fatto che ormai da più di un anno faccio ceramica e ho più dimestichezza con questi materiali.
Un vaso basso in terracotta porosa.
Ormai sono un bel po' di volte che uso questo strumento personalissimo per farmi i germogli.
Sto utilizzando una miscela di alfa alfa, fieno greco, senape e crescione e vista la quantità esagerata della confezione penso che ne avrò per un bel po'.
Procedimento.
Prima di tutto comprare i semi in negozi di alimenti naturali perché tutti gli altri semi da interrare sono trattati con antimuffa e quindi non adatti alla consumazione.
Lavo bene il coccio anche con acqua calda, aceto e bicarbonato di sodio; non uso sapone perché la terracotta è porosa. Lo faccio asciugare e poi lo immergo di nuovo in acqua perché si imbeva bene.
Metto sul fondo un foglio di carta da cucina ripiegata, la bagno bene, faccio uno stato fitto di semi e copro tutto con la pellicola da cucina.
Ogni 3-4 ore risciacquo e conservo al buio.
Dopo 2-3 giorni spuntano le prime radichette, poi lo stelo e le foglioline. Stando al buio sono bianche o al massimo gialle.
Poco prima di utilizzare i germogli li metto 1-2 giorni alla luce perché si sviluppi un po' di clorofilla.
A questo punto si possono "raccogliere", sciacquare e conservare 2-3 giorni in frigo in un contenitore chiuso.
Mi restava l'autoproduzione di un germogliatore fai da te.
Anche con quello che si ha già in casa è ancora più facile farseli da soli.
Poi mi sono ricordata dell'usanza da bambini di far germogliare i semi sull'ovatta o sulla terracotta e mi sono procurata l'accessorio giusto, aiutata dal fatto che ormai da più di un anno faccio ceramica e ho più dimestichezza con questi materiali.
Un vaso basso in terracotta porosa.
Ormai sono un bel po' di volte che uso questo strumento personalissimo per farmi i germogli.
Sto utilizzando una miscela di alfa alfa, fieno greco, senape e crescione e vista la quantità esagerata della confezione penso che ne avrò per un bel po'.
Procedimento.
Prima di tutto comprare i semi in negozi di alimenti naturali perché tutti gli altri semi da interrare sono trattati con antimuffa e quindi non adatti alla consumazione.
Lavo bene il coccio anche con acqua calda, aceto e bicarbonato di sodio; non uso sapone perché la terracotta è porosa. Lo faccio asciugare e poi lo immergo di nuovo in acqua perché si imbeva bene.
Metto sul fondo un foglio di carta da cucina ripiegata, la bagno bene, faccio uno stato fitto di semi e copro tutto con la pellicola da cucina.
Ogni 3-4 ore risciacquo e conservo al buio.
Dopo 2-3 giorni spuntano le prime radichette, poi lo stelo e le foglioline. Stando al buio sono bianche o al massimo gialle.
Poco prima di utilizzare i germogli li metto 1-2 giorni alla luce perché si sviluppi un po' di clorofilla.
A questo punto si possono "raccogliere", sciacquare e conservare 2-3 giorni in frigo in un contenitore chiuso.
Ciao, sono Luisa, scusa ma non ho capito. Sono molto interessata a ciò che hai fatto ma.....c'è un ma. Quando dici ogni 3-4 ore risciacquo e conservo al buio cosa intendi dire esattamente. Ora io sono un po' tarda e vorrei capire bene. Prendi i semi, li metti in uno scolapasta, li risciacqui, li rimetti nel vaso di terracotta dove hai tolto la carta da cucina e rimesso quella nuova. E' cosi?.
RispondiEliminaSono ansiosa di sapere.
Complimenti per quello che fai.
Grazie, a presto, spero....
ciao Luisa, cerco di spiegarmi meglio. All'inizio sciacquo i semi e li rimetto sulla carta nuova, poi quando iniziano a germogliare siccome si attacano alla carta in pratica li copro di acqua, aspetto pochi secondi, scuoto, scolo con un colino pe r non perdere qualche seme e rimetto a germogliare al buio.
RispondiEliminaTi cerco qualche video se vuoi. Comunque sono andata aventi e ora riprovo con i barattoli in vetro molto più igienici come ho letto qui:
http://youtu.be/uXFykBSD9vs
se vai alla fine del video si vede come si fa con un barattolo di vetro, in pratica per ovviare alla presenz a eccessiva di acqua si tiene capovolto inclinato su un piatto o una tazza.
Ti ringrazio molto, ora vado a curiosare e poi provo.
RispondiEliminaCiao e buon fine settimana.
Luisa