Umm Alì (chiamato anche Om Alì, Um Alì ecc) è la mamma di Alì ed è il nome di un dolce egiziano. La leggenda racconta che Om Ali era la prima moglie del sultano Ezz El Din Aybek. Quando il sultano morì, la sua seconda moglie, una donna cattiva e malvagia, fece guerra alla prima moglie, mamma di Ali, perdendola.
Per festeggiare la vittoria, Om Ali inventò questo dolce e lo distribuì tra la gente del paese.
Questo il racconto della nascita di questo piatto.
Che sia vero o no a noi resta un qualcosa di molto saporito e a mio parere delizioso.
La ricetta è un altro mistero. Ho mangiato questo Umm Alì al Cairo e mi è stata data questa versione con le dosi a occhio. Dopo anni ho cercato su internet e trovo che l'originale è una cosa un po' diversa. Anche perché mi sono sempre chiesta cosa ci facesse una ricetta con le mele in nord Africa...
D'altra parte anche in Italia c'è chi fa la carbonara con la panna o lo strudel con la pasta sfoglia e il malcapitato turista straniero torna in patria credendo che siano le versioni giuste.
Detto ciò l'ho chiamato eretico e me lo sono fatto e mangiato con gusto per festeggiare il nono compleanno di questo blog, Senza Panna, che mi accompagna ormai come un'amica fedele.
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Le dosi dell'Umm Alì sono a cucchiai e a occhio, secondo il gusto.
Ricetta ottima per riciclare il pane del giorno prima, meglio se fatto da noi con lievito madre.
Per un bicchiere medio come quello della foto occorrono
1 grossa mela
3 fette di pane casareccio sottile
3 cucchiai di zucchero semolato
+ 1 cucchiaino di zucchero per caramellare il pane
1 cucchiaio di uvetta
mezzo bicchiere di latte
3 cucchiai di crema di latte
cannella
mandorle sbucciate in scaglie, facoltative
o pinoli o pistacchi
burro per ungere il bicchiere e per tostare il pane
Sbucciare e tagliare a cubetti la mela, io ho usato una renetta perché mi piace il sapore acidulo dopo cotta che contrasta bene con il dolce di zucchero e uvetta.
Tagliare il pane con un coppa pasta qualche millimetro più piccolo del diametro del bicchierino di cottura. tostare leggermente il pane in poco burro e zucchero in modo che si formi una crosticina caramellata. E' importante questo passaggio per evitare che in cottura il pane si spappoli troppo.
Mettere l'uvetta in ammollo in acqua fredda.
Ungere il bicchiere con poco burro fuso. Mettere sul fondo una fetta di pane bagnata con poco latte, mettere l'uvetta, tanti cubetti di mela, mandorle o pinoli o pistacchi secondo i gusti, cospargere con zucchero, aggiungere poca polvere di cannella e un cucchiaio colmo di crema di latte a coprire. Ripetere 3 volte alternando sempre tutti gli ingredienti. chiudere l'ultimo strato mettendo ancora crema di latte, uvetta, poca cannella e zucchero a coprire.
Infornare a 180°C per 30-40 minuti, fino a quando il liquido formato anche dalle mele in cottura non si sia ritirato.
In cottura il dolce si alza poi si riabbassa.
Si mangia tiepido dopo un riposo affinché si compatti un po'. Attenzione perché l'interno è rovente
L'ho cotto in un bicchiere in gres bicolore ad alta temperatura regalo dello chef Andres Sanchez Upegui, compagno di laboratorio di ceramica.
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