Perché F?
F come femminile
F come forma fisica
F come futuro
F come fertilità
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IL CRA CELEBRA L’8 MARZO CON L’F MENU,
IL PRANZO GUSTOSO E
SALUTARE DELLE DONNE CHE LAVORANO.
Regalare alle donne che lavorano l’opportunità di
trasformare la pausa pranzo in un piacevole momento per prendersi cura di se
stesse e della propria salute, concedendosi cibi in grado, al tempo stesso, di
apportare benefici specifici all’organismo femminile e di appagare il palato.
Questo l’obiettivo di F menu, la
combinazione di piatti ideata per la parte scientifica da Stefania Ruggeri,
ricercatrice CRA (Consiglio per la ricerca in Agricoltura e l’analisi
dell’Economia agraria) Nutrizione, specializzata in alimentazione e salute
della donna in età fertile, sulla base delle più recenti e autorevoli evidenze
scientifiche - sia sul fronte della nutrizione che su quello, assai attuale,
della salute di genere - ed interpretata in appetitose ricette dalla creatività
della chef stellata Cristina Bowerman.
F menù è stagionale, declinabile in varianti locali,
nutrizionalmente calibrato su quei nutrienti necessari alle specifiche esigenze
femminili, mediterraneo, attento ai costi e alle calorie, sicuro anche per le
celiache, ma soprattutto buonissimo.
“L’F menù è un esperimento pratico di nutrizione di genere – afferma
Stefania Ruggeri, ricercatrice CRA Nutrizione -. La mia idea è quella di
renderci più consapevoli del valore di quel che mangiamo: conoscere i nutrienti
di cui abbiamo particolarmente bisogno nelle diverse e particolari fasi della
nostra vita di donne è fondamentale per la nostra salute e per quella delle
future generazioni”.
Il primo dei menù, quello dedicato all’inverno, presentato presso la mensa della regione Lazio, è caratterizzato dal colore verde delle
verdure ricche di folati, che proteggono
da malattie cardio-cerebrovascolari e, nel caso di un’eventuale gravidanza,
aumentano le probabilità che i bambini nascano sani, limitando il rischio di
parti prematuri e di gravi patologie congenite, come la spina bifida e alcune
cardiopatie. Gli alimenti proposti riescono a coprire circa il 70% della dose
giornaliera raccomandata, tenendo conto
delle perdite dovute alle cotture. Ma vi sono anche altri cibi che apportano
nutrienti fondamentali per la salute femminile: i cereali integrali, le
verdure, la frutta, i legumi, il pesce e la
frutta secca. Senza
dimenticare la fibra alimentare prevista, che copre il 60% circa della quantità
giornaliera raccomandata: un composto prezioso per prevenire lo sviluppo dei
tumori (anche di quello al seno), ridurre l’insorgenza di ipercolesterolemia e
della sindrome metabolica, favorire il benessere intestinale e facilitare il
senso di sazietà, aiutandoci a mangiare meno.
“Da donna che lavora e da direttore del CRA – ha
commentato soddisfatta Ida Marandola, direttore generale CRA - sono davvero
contenta di poter utilizzare la competenza e la professionalità dei nostri
ricercatori per cercare di migliorare la
qualità della vita dei cittadini, in questo caso, delle cittadine. Trovo che
l’F menù sia una perfetta dimostrazione di ricerca applicata”
Fmenu è stato realizzato nell’ambito del progetto Okkio
alla Ristorazione, con la collaborazione di tutto il gruppo di lavoro. Okkio alla Ristorazione è un progetto
interregionale del CCM (Centro nazionale per la prevenzione e il controllo
delle malattie), approvato dal Ministero della Salute, per migliorare la qualità
dei pasti serviti dalla ristorazione collettiva, attraverso la promozione di
frutta e verdura, la riduzione del sale e la scelta del sale iodato, l’aumento
dei folati, la riduzione di alimenti ricchi di zuccheri e di
grassi di origine animale, l’utilizzo prevalente dell’olio extravergine di
oliva come condimento e la garanzia di pasti “sicuri” nelle mense per i
soggetti celiaci. Ad oggi, hanno aderito 240 mense di aziende di ristorazione
collettiva per un totale di circa 115.000 pasti giornalieri serviti.
Ecco le ricette del
primo dei 4 F menù per la salute della donna, promosso dal gruppo di lavoro del
Progetto Interregionale (coordinato dal Dott. Salvatore Requirez, Regione Sicilia)
“OKkio alla Ristorazione” con la chef stellata Cristina Bowerman per le mense
della ristorazione collettiva in Italia.
Le ricette
Riso
integrale con puntarelle, spinaci e zenzero
Polpette di ceci, alici e limone
Cime di rapa con uvetta e pinoli
Arance
rosse
Riso integrale con
puntarelle, spinaci e zenzero
per
4 persone:
280
g riso integrale
120
g puntarelle pulite
100
g di spinaci a foglie piccole
3
cucchiai di olio extravergine di oliva (30g)
50-60
g di cipolla
350
g brodo vegetale
1/2
bicchiere di vino bianco
1
cucchiaio di succo di zenzero
Tostare
il riso brevemente a secco, poi aggiungere la cipolla tagliata finemente e un
cucchiaio di olio. Far appassire la cipolla e poi sfumare con il vino bianco.
Aggiungere il brodo vegetale e cucinare per il tempo necessario. Lavate molto
bene gli spinaci e frullarli.
In una padella, saltare le puntarelle tagliate per metà con il restante olio.
In una padella, saltare le puntarelle tagliate per metà con il restante olio.
A
tre minuti dal termine della cottura del riso, mantecare il riso con gli
spinaci e versare le puntarelle nel riso.
A
cottura ultimata, fuori dal fuoco e aggiungete il succo di zenzero. Servite.
Valori nutrizionali
per porzione
Proteine:6,6
g
Lipidi:
9,1 g
Carboidrati:
56 g
Fibra:
3 g
Folati:60
mcg
Energia:
332 kilocalorie
Polpette di ceci, limone e alici
per
4 persone:
500
g ceci lessati
100
g di filetti di alici già puliti e tagliati a pezzettini.
70
g pangrattato(per i soggetti celiaci:
sostituire con farina di chinoa, o prodotto senza glutine)
40
g cipolla
40
g senape
20
g olio extravergine di oliva
rosmarino
e timo
pepe
Frullate i ceci e la cipolla a pezzetti, rosmarino e timo, una
punta di cucchiaino di senape, alici, sale e pepe. Frullate finemente
aggiustando la consistenza con olio e pangrattato, il risultato deve essere ben
consistente. Fare le polpette coprendole con pangrattato e bagnando leggermente
con olio prima di infornare (con uno spruzzino). Il tempo di cottura é di circa
15 minuti a 200°C.
Variante vegetariana:
nell’impasto sostituitele alici con due tuorli d’uovo. Anche l’uovo contiene iodio ma 10
volte di meno del pesce marino. I due tuorli d’uovo ci forniscono circa
3.4 mcg di iodio.
Valori nutrizionali
per porzione
Proteine:14,8
g
Lipidi
9 g
Carboidrati
38,3 g
Fibra:
7,4 g
Folati:
47mcg
Iodio
: 75 mcg
Energia:
294 kilocalorie
Cime di rapa saltate
con pinoli e uvetta
per 4 persone:
per 4 persone:
600
g cime di rapa
1
cucchiaio di uvetta passa 30 g (rinvenuta in acqua calda) (facoltative)
100
g brodo vegetale
1
cucchiaio di pinoli 20 g
20
g di olio extra vergine di oliva
1/2
spicchio di aglio
zeste di limone ( a piacere)
zeste di limone ( a piacere)
Preparare un olio all'aglio. Saltare la scarola nell'olio
all'aglio ele cime di rapa nel brodo vegetale per pochi minuti facendole rimanere croccanti. Aggiungere ii
pinoli e l’uvetta.
Variante con la scarola: per un piatto ancora più
gustoso, dal sapore un po’ più dolce, sostituite metà delle cime di rapa con la
scarola.
Valori nutrizionali
per porzione
Proteine:
6,1 g
Lipidi:
8 g
Carboidrati:
6,5 g
Fibra:
5 g
Folati:
295 mcg
Energia:
122 kilocalorie
Arance rosse
1
frutto medio di 150 g
Valori nutrizionali
per porzione
Proteine:
1 g
Lipidi:
0,3 g
Carboidrati:
12 g
Fibra:
2 g
Folati:
60mcg
Energia:
54 kilocalorie
Valutazione
nutrizionale del Menù totale perpersona
Proteine:
28 g(14%)
Lipidi:29
g (33)%
Carboidrati:
103 g( 52%)
Fibra:
16 g
Folati:
462 mcg
Iodio:19
mcg
Energia: 781
kilocalorie
Il
primo F menù del Progetto OKkio alla Ristorazione
menù studiato
da Stefania Ruggeri ricercatore CRA- NUTRIZIONE – con la chef Cristina Bowerman e
con i contributi di Elena Alonzo (coordinatore scientifico del
Progetto OKkio alla Ristorazione (Sicilia), Antonella Olivieri (responsabile
OSNAMI, ISS)i referenti regionali scientifici del progetto: Giulia Cairella
(Lazio), Emilia Guberti (Emilia Romagna), Giordano Giostra (Marche), Vincenzo
Pontieri (Campania), Saverio Chilese (Veneto) e
Giuseppe Ugolini (Promotore del Progetto, Lazio), Amalia Vitagliano (Coordinamento Regione Lazio).
Realizzato nell’ambito del Progetto Interregionale CCM –
Ministero della Salute “Okkio alla Ristorazione - Referente Ministeriale
Daniela Galeone.
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