La cosa più veloce da fare è preparare un po' di pasta fresca, acqua e semola, all'uso sardo.
I miei preferiti sono i malloreddus, o gnocchetti, una pasta caratteristica di tutta la Sardegna dove prende nomi diversi.
In commercio se ne trovano molti, da grandi a piccolissimi, bianchi o colorati con verdure o zafferano, ma quelli che preferisco sono quelli fatti in casa e cucinati freschi.
Quale migliore occasione per provare il mio nuovo attrezzo rigagnocchi invece della solita forchetta?
Come detto si tratta di un impasto povero: acqua (calda), semola rimacinata (sarda) e poco sale con cui si deve fare un impasto duro. Non ci sono uova, qualcuno usa i soli albumi che avanzano da altre preparazioni. Ma il vero segreto è l'utilizzo dell'acqua calda che producendo al gelificazione degli amici sostituisce l'effetto legante delle uova.
Basta aver un po' di tempo e un po' di pazienza.
Questa volt a anche il condimento è povero come la pasta, ma ugualmente molto saporito e sfizioso.
Di solito si usano sughi più ricchi: ragù di carne o di salsiccia nella ricetta degli “gnocchetti alla campidanese” o semplice sugo di pomodoro e sempre tanto pecorino!!
Per la pasta:
360 g di semola rimacinata
40 g di farina 00
200 ml di acqua tiepida/calda
semola rimacinata per spolverare
poco sale
per condire
sugo di pomodoro fresco
pecorino
prezzemolo
pimenton
Procedimento:
Fare la fontana sulla spianatoia con la semola e versare al centro l'acqua calda poca per volta, preventivamente leggermente salata. Lavorare quindi la farina cominciando dal centro della fontana, e impastare bene per un quarto d'ora, aggiungendo acqua tiepida se serve, fino ad ottenere un panetto liscio e sodo.
Dividere in pezzi l'impasto, formare dei cilindri arrotolando i pezzi sulla spianatoia con il palmo della mano.
Prenderne uno alla volta lasciando gli altri coperti con un panno umido perché non secchino e tagliarne dei pezzettini con un coltello.
Arrotolarli sull'apposito attrezzo rigagnocchi.
Stenderli su un vassoio coperto da un telo spolverato con la semola rimacinata.
Mettere sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata in cui al bollore si cuocerà la pasta fino a quando non verrà a galla.
Condirla con un sugo fresco di pomodoro e molto pecorino (o, se non piace, con parmigiano, ma non è la stessa cosa). Spolverare con pimenton (paprica dolce affumicata) e prezzemolo.
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