Anni fa ho "abitato" (nei we) per quasi 4 anni a Napoli a via San Gregorio Armeno. Ricordo che facevo la spesa nei dintorni, pesce e verdure fresche nei banchi di un mercatino estemporaneo ai Tribunali, vicino alla Campagnola dove ho mangiati i peperoni più buoni di sempre, e tutto il resto nei negozietti della zona a iniziare da un fiordilatte da un chilo che non aveva nulla da invidiare alla mozzarellona di bufala (che il negoziante chiamava "zizz 'e pacchiana" termine usato anche per una barba ben fatta che lascia la pelle bianca e morbida). Tra i tanti venditori ce n'era uno che urlava "A menesta! 'A menesta! accattateve 'a menesta" e io non c'ho mai fatto caso più di tanto perché credevo che vendesse una minestra già cotta quindi non ero interessata. Quindi tiravo dritta e andavo a comprare delle vongole veraci che da una bacinella riempita con l'acqua del golfo soffiavano con i loro sifoni tra le valve belle aperte. Al mssimo dal venditor e di "minestra Napoletana" prendevo dei bei mazzi di friarielli belli freschi. Che mi sono persa.
Dopo tanti anni ho ritrovato questa "menesta" o "minestra napoletana" qui a Roma ed è scattata subito la ricerca su internet e tra gli amici di Facebook.
Per prima cosa l'ho comprata subito.
I consigli più quotati sono stati quelli di mangiarla ripassata semplicemente con aglio e olio e peperoncino (e così ho fatto) o di farla a minestra, in due modi che mi hanno incuriosita molto. Con l'uovo e con i fagioli cannellini.
"Minestra" o Broccoli neri napoletani - 300 g
Olio extravergine d'oliva - 2 cucchiai
Uova - 1
Brodo vegetale - qb
Lavare i broccoli ed eliminare la parte più dura e spessa dei gambi. Cuocere in acqua bollente salata per circa 15 minuti, finché non risulteranno teneri.. Una volta cotti, scolare e porli in una pentola con l'olio (io li ho stufati direttamente in padella con aglio e olio).
Aggiungere il brodo vegetale preparato in precedenza, fino a ricoprire tutti i broccoli, e lasciare insaporire per 5 minuti. Una volta pronta la zuppa, togliere la pentola dai fornelli e unire l'uovo, sbattuto in precedenza e mescolato velocemente finché non si rapprende. Aggiustare di sale, se necessario (i broccoli e il brodo sono già saporiti), e servire la zuppa calda con qualche fetta di pane abbrustolito.
Ho voluto insaporire la zuppa appena fatta con poche gocce di olio di lentisco portato dalla Sardegna. E' un olio di tradizione molto antica che in tempi passati veniva usato in Sardegna come alternativa all'olio di oliva che per molti era troppo caro mentre questo veniva preparato in casa a costo quasi zero ma con un grande lavoro di raccolta e preparazione.
Inoltre questo olio venivano attribuite proprietà curative e magiche. Era uno dei farmaci delle Janas.
Bisogna dosarlo con cura perché il forte sapore aromatico non copra profumi e il gusto della pietanza principale.
Poche gocce arricchiscono questa minestra con sentori unici.
Io l'ho ricevuto in regalo dallo chef del Golden Gate di Bortigidas Gianfranco Pulina, ma lo cercavo da tempo.
In Sardegna viene distribuito da Laore, l'Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura..
La bellissima ciotola in porcelana è di PotsRome
Buongiorno, mi fa piacere che STINCU, il nostro prezioso olio di lentisco riscuota apprezzamenti oltre Isola, presto sarà presente nella Penisola e oltre.Ringraziamo Gianfranco Pulina grande estimatore e utilizzatore di STINCU che ci aiuta a far conoscere il prodotto nelle sue migliori applicazioni culinarie creando sempre nuovi piatti dal sentore mediterraneo.
RispondiEliminaLaore è l'ente che ha emesso il certificato dell'olio di Lentisco come prodotto tipico Sardo.
Il produttore e distributore è la società Mediflora, da quest'anno anche certificata BIOLOGICA.A presto!
Grazie delle informazioni. Quando lo troverò a Roma ne prenderò altro con piacere oppure me lo porterò dalla Sardegna questa estate.
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