Due volte l'anno, Natale e Pasqua, a Mauro regalano un capretto o un agnello interi. Ogni volta me li porta a casa, io lo sporziono, lo metto sottovuoto e ce lo dividiamo.
Stavolta l'ha lasciato tutto a me, coratella compresa.
E per cambiare oltre alla classica ricetta in padella con le cipolle ho preparato dei crostini ispirati a quelli toscani o umbri. Questi ultimi però sono solo di fegatini di pollo mentre qui abbiamo fegato, polmoni, cuore, milza e secondo i casi animelle, reni e altre ghiandole.
Allora come faccio spesso ho consultato la ricetta che propone Stefano sul suo blog La mia vita tra la carne e ho fatto le modifiche del caso. Cioè semplicemente ho omesso i carciofi e aggiunto qualche profumo diverso.
Il lavoro più lungo e impegnativo è stato pulire,lavare, eliminare i nervetti o tutte le altre parti più dure (come i bronchi nei polmoni) e tagliare a cubetti.
Cipolla stufata in padella a fuoco leggero con olio buono (quello di casa), il tutto sfumato con poco vino e cottura con alcune erbe aromatiche. L'alloro aiuta la digestione, e la salvia, bacche di mirto, pepe in grani.
Se serve bagnare con poco brodo e portare a cottura aggiustando si sale alla fine.
Non nego che ne abbiamo mangiato un bel po' così, poi con la restante ho fatto i crostini.
In un tritatutto ho messo la coratella con burro, capperi dissalati, alicette.
Si frulla tutto, si aggiusta di sale, se serve si aggiunge brodo per frullare e si serve su crostini di pane caldo tostato.
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