Il caldo è finalmente arrivato. Mi ricordo solo una decina di giorni fa che la mattina uscendo presto per andare al lavoro avevo bisogno di coprirmi perché si era ancora a circa 10°C.. Poi all'ora di pranzo a volte il caldo era già molto forte ma alla sera tornava il venticello fresco, il piacevo ponentino che a Roma è un "venticello friccicarello" capace di far perdere la testa agli innamorati.
Ecco ora è arrivato il solleone e io passerei la giornata a bere, mangiare frutta oppure gustarmi un dissetante cremolato.
Una via di mezzo tra la grattachecca e un sorbetto è un dolce che io adoro e che preparo spesso senza gelatiera, così come insegna anche Ada Boni nel famoso Talismano della felicità (Roma, Colombo Duemila, 1999. ISBN 88-86359-33-0). La mia bibbia.
Ecco quello che ho fatto, semplice e fresco. Perfetto per una serata romana.
250 g di polpa di pera
75 g d’acqua
75 g di zucchero
fiori di lavanda
Passare e setacciare la polpa di pere in modo da ottenere una polpa quanto più possibile omogenea. Mettere nell'acqua i fiori di lavanda e lasciare in infusione alcune ore. A questo punto aggiungere nell’acqua la polpa di pere e i 60 grammi di zucchero. Amalgamare bene il composto e mettere nel congelatore. Rimescolare a intervalli regolari affinché la consistenza resti morbida ed il composto si possa cristallizzare finemente senza però ghiacciare.
La lavanda proviene dal mio orto sinergico di città e la ciotolina in ceramica è fatta da me (gres bianco ad alta temperatura più smalto chun e koje)
La lavanda proviene dal mio orto sinergico di città e la ciotolina in ceramica è fatta da me (gres bianco ad alta temperatura più smalto chun e koje)
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