06 novembre 2017

Olive fritte. La ricetta del lunedì.



Siamo in piena raccolta delle olive per fare  il nostro  olio di casa. Ne ho parlato altre  volte e  ogi tanto posto una foto perché secondo me  gli  olivi sono degli alberi maestosi quando sono grandi e  anche da  piccoli hanno un grande fascino e  bellezza.


In questi casi io ne approfitto per tenere un po' di olive da  parte e prepararle in modi diversi secondo la varietà e il grado di maturazione. Generalmente le metto in salamoia usando metodi differenti.
Quest'anno ho fatto un esperimento, consigliata anche da Gianfranco Romanazzi della Birreria  Felix  di Castellana Grotte e quindi ho provato le olive fritte.

In Puglia si utilizza la Nolche (dolce) ma Gianfranco mi consiglia  di provare la Coratina, una  varietà che resiste  più di  altre cultivar al trasporto e allo stoccaggio senza  alterarsi. Da qui deriva  anche l'alta qualità degli oli pugliesi che sono sempre buoni anche quando non sono rispettate tutte le regole e che hanno un caratteristico amaro di fondo tipico di questa cultivar.
Io ho usato delle olive ben mature di un Leccino (a vederlo mi sembra lui).

Le olive si friggono quando sono mature, nella cottura si libera un profumo irresistibile, un gusto e un sapore unici, con un retrogusto amarognolo che è quasi dolce allo stesso tempo.
Questo è di sicuro un piatto povero che può essere servito come un ottimo antipasto o un contorno.

Gli  ingredienti sono pochi, olio extravergine, olive molto mature e sale. Alcuni aggiungono aglio e peperoncino, io ho usato anche salvia e rosmarino.

Lavare e asciugare le olive, mettere un filo di olio nella padella e fare soffriggere l’aglio e il peperoncino (facoltativo),  aggiungere le olive lavate e asciugate. Mescolare delicatamente e salare abbondantemente, il sale serve per togliere l’amaro delle olive. Aggiungere salvia   rosmarino.

Quando le olive cominciano ad  appassire, ma non si disfano, sono pronte. Ottime anche per  condire la pasta previa snocciolatura.


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