Ed eccoci nel nuovo anno. Qui su Senza Panna non è cambiato niente, anzi ho già un po' di idee nuove per i prossimi giorni, nel frattempo ecco cosa ho pensato per la prima ricetta del 2021 è un pane semidolce perfetto per la colazione accompagnato con una bella tazza di latte. Tagliato a fette può essere tostato e cosparso di marmellata o crema. Anche una cioccolata spalmabile ci sta benissimo. La colazione dell'Epifania può iniziare così, mentre si scartano i regali che ci ha portato la Befana.
Pandolce dell'Epifania.
500 g farina 1
lievitino 150 g (o pari peso di lievito madre)
yogurt 125 (100 + 25) ml
zucchero 60 g
burro 60 g
1 uovo
uvetta 100 g
sale 2 g
1 bacca di vaniglia o estratto naturale poche gocce
scorza grattugiata di mezzo limone o arancia
zucchero in granella
uovo e zucchero semolato per spennellare
per il lievitino:
100 g farina
100 g acqua
2-3 g lievito secco di birra
Preparare il lievitino qualche ora prima. Quando sarà molto "schiumoso" (non so come altro definirlo) scioglierlo in 100 ml di yogurt. Setacciare la farina su un piano, o in una ciotola capiente, fare la fontana e mettere al centro tutti gli ingredienti, impastare con energia con lo yogurt e il lievito finché la massa non si stacca dalle mani e dal tavolo, se necessario aggiungere poco per volta lo yogurt restante. Ogni volta la farina dà risultati diversi per cui meglio tenersi indietro con i liquidi e aggiungerli se servono. Questo succede lavorando a mano con piccole dosi. Con grandi dosi e con l'impastatrice non succede.
Se si ha l'impastatrice mettere tutti gli ingredienti, tranne l'uvetta, e lavorare pochi minuti fino a incordatura leggera. I pochi ml di yogurt sembrano un'inezia invece a volte fanno la differenza perché l'impasto deve essere morbido ma non appiccicoso, per questo aggiungendoli alla fine sicuramente la farina li prenderà. Stendere l'impasto su un piano e aggiungere l'uvetta. Mettere l'impasto a lievitare in un luogo caldo (il forno spento con la luce accesa è un ottimo posto che assicura sui 25°C) fino a quando non raddoppia il volume, se il lievito è molto attivo basteranno alcune ore.
Finita la prima lievitazione mettere l'impasto sul piano di lavoro, arrotolarlo su se stesso molto stretto a chiocciola e metterlo in uno stampo da panettone da 500 g. In alternativa dividere la massa in tre parti uguali, allungarle e formare una treccia. Arrotolarla per chiuderla e mettere nello stampo, spennellarla con uovo (in mancanza anche il latte va bene ma verrà meno lucida). Fare lievitare di nuovo per circa un'ora o due (la seconda lievitazione è molto più veloce) fino a quando l'impasto arriva fino al bordo dello stampo.
Cospargere di zucchero in granella. Cuocere in forno già caldo a 180-200° per i primi 10 minuti e a 180°C altri 30 minuti, possibilmente a vapore o con una ciotola d'acqua sul fondo, finché la superficie non diventa dorata; cuocere altri 10 minuti senza vapore e con forno leggermente aperto per asciugare. A fine cottura fare la prova stecchino e se necessario prolungarla di qualche minuto.
Infilzare con spiedini lunghi o stecchi e far raffreddare capovolto e sospeso affinché non perda la forma a cupola. Conservato in una busta di plastica per alimenti rimane morbido per qualche giorno. Se non finisce prima.
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