Questa è la crostata che ha sempre fatto mia madre. L'ha insegnata a me ed è stato in assoluto il promo dolce che ho imparato a fare da bambina. Mia sorella invece preferiva fare la torta di mele. E pensare che io non mangiavo dolci e non ne ho mangiati volentieri fino a oltre 20 anni passati. Mi ricordo che quando ero all'università e andavo a casa di amici non mancavano mai le pasterelle la domenica che io regolarmente avrei evitato di mangiare ma per educazione non si poteva rifiutare. Forse anche per quello ero magrissima.
Poi si cresce e si fanno i dolci per se stessi e per gli amici e ora ho iniziato a farli per i miei genitori che hanno una certa età e hanno esigenze diverse rispetto a qualche anno fa, amano i dolci semplici ma devono essere morbidi. E proprio per loro ho fatto alcune modifiche alla ricetta di famiglia. La prima è aggiungere un pizzico di cremore di tartaro per rendere più morbida la frolla una volta cotta, poi ho messo la scorza di limone che dà sempre un ottimo profumo e un po' di farina di riso per la friabilità. Per il resto è la ricetta originale di casa nostra.
La riuscita migliore si ha usando una marmellata fatta in casa.
Crostata della nonna
(dose per una teglia da 26/28 cm)
200 g di farina
100 g di zucchero
100 g di burro freddo
1 uovo
1 cucchiaino di cremor di tartaro
1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
scorza di limone
1 pizzico di sale
300 g di marmellata di visciole fatta in casa (o altra a piacere)
Mescolare in una ciotola la farina con il lievito, lo zucchero e il sale. Aggiungere il burro morbido a piccoli pezzi e lavorate velocemente con la punta delle dita, fino ad ottenere un composto sabbioso.
Fare una buca al centro del composto e aggiungere l’uovo intero. Impastare il tutto fino ad ottenere una pasta morbida ma non appiccicosa. Formare una palla, avvolgere nella pellicola trasparente alimentare e farla riposare in frigorifero per almeno mezz’ora. Passato il tempo necessario, riprendere l'impasto e staccarne un terzo che si terrà da parte per le strisce.
Stendere i due terzi rimanenti su carta da forno fino ad ottenere un disco non troppo sottile (3/4 mm di spessore) e di circa 30 cm di diametro. Sollevarlo con tutta la carta e metterlo in una teglia rotonda di 26/28 cm di diametro. Rivestire bene i bordi facendo debordare eventualmente la pasta fuori dalla teglia. Tagliare la pasta eccedente e aggiungerla a quella messa da parte in precedenza. Bucherellare la base della crostata con una forchetta e distribuire la marmellata sul disco di pasta in maniera omogenea.
Dividere la pasta frolla rimasta in due pezzi e stendere ognuno sul tavolo a salamino. Utilizzare questi rotolini di pasta frolla per formare la classica grata centrale e per rifinire il bordo esterno della crostata schiacciandolo con una forchetta per creare un motivo decorativo. Cuocere la crostata in forno già caldo per 30 minuti a 180 °C. Quando sarà ben dorata in superficie, sfornare e fare intiepidire prima di toglierla dalla teglia.
Per ottenere una crostata più friabile sostituisco 50 g di farina di grano con uguale peso di farina di riso. Volendo si possono ridurre un po' zucchero e burro e se necessario si può mettere un cucchiaino di limoncello che la renderà più profumata. Si può sostitutire la farina di riso con maizena o frumina o altri amidi.
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