Santa Lucia è molto venerata, sia dalla chiesa cattolica che da quella luterana, in Svezia e in tutta l a Scandinavia.
Già dal 12 dicembre i bambini aiutati dalle mamme preparano biscotti e dolciumi. La mattina del 13, la figlia maggiore della famiglia si alza ancor prima dell'alba, si veste con un lungo abito bianco legato in vita da una cintura rossa e orna la testa con una corona di foglie e sette candele per vedere chiaramente nel buio.
Le sorelle indossano una camicia bianca e simboleggiano le stelle. I maschi indossano cappelli di paglia e portano lunghi bastoni decorati con stelline. La bambina vestita come santa Lucia sveglia gli altri membri della famiglia e serve loro i biscotti di zafferano, le lusserkatter, preparate il giorno precedente.
Nel paese scandinavo è diffusa una tradizionale canzone di santa Lucia (Luciasången) che non è altro che la celebre "santa Lucia" napoletana adattata con un testo in lingua svedese. In diverse città alcune bambine sfilano vestite come santa Lucia intonando il Luciasången di casa in casa.
Ogni anno c'è un'elezione per la Lucia di Svezia che, alla fine, raggiunge la città siciliana di Siracusa, durante i festeggiamenti di Santa Lucia, partecipando anche alla processione dell'ottava, quando il simulacro di Santa Lucia viene ricondotto in Duomo.
E quindi, in conclusione, quasi ogni anno faccio i Lussekatter per la festa di Santa Lucia. Quest'anno ispirata dalla ricetta di "Il fior di Cappero" ho pensato di fare una variante e il risultato mi ha soddisfatta. Ho usato le sue dosi sostituendo con semola di grano duro e fecola di patate le farine di grano tenero, con proporzioni diverse tra di loro. Viene una cosa un po' diversa, molto buona secondo me.
Lussekatter con semola di grano duro
( dose per circa 18 pezzi)
400 g di semola di grano duro
50 g di fecola
230 ml di latte
100 g di zucchero
1 cucchiaino di lievito di birra disidratato)
1bustina di zafferano di San Gavino in stimmi
80 g di burro
una pizzico di sale
uva passa per decorare (o gocce di cioccolato)
1 tuorlo o latte
zucchero in granella (facoltativo)
Sciogliere il burro nel latte, senza farlo bollire. A fuoco spento unire lo zucchero, lo zafferano e lasciare intiepidire fino a circa 35°C e unire il lievito. Setacciate la semola con la fecola in una ciotola e aggiungere il pizzico di sale. Unire il composto liquido filtrato se non si vogliono vedere gli stimmi di zafferano.
Impastare a mano o in impastatrice per qualche minuto, l'impasto dovrà essere liscio ed elastico. Formare una palla, farla lievitare in una ciotola coperta con pellicola oppure in un sacchetto per alimenti per circa 2 ore fino al raddoppio.
Dividere l'impasto in palline uguali di circa 50 g (ne verranno circa 20). Arrotolarle su una spianatoia fino ad ottenere dei lunghi cilindri e con questi formare delle "S". Metterle su una teglia rivestita di carta da forno, ben distanziate tra loro e mettere un chicco di uva passa nel centro delle spirali. Coprire con un panno umido e far lievitare altri 30-40 minuti.
Scaldare il fondo a 180° C, Spennellate i panini con il tuorlo d'uovo con un po' di latte o in mancanza solo latte e mettere dello zucchero in granella (facoltativo).
Cuocere 12-14 minuti. Sono buoni anche ancora tiepidi.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.