Sul terrazzo ho una piccola pianta di Calamondino che ha una sua storia, il mio incontro con lui è stato del tutto casuale. Rileggendo le mie ricette mi accorgo di averla dal 2013, forse prima ma solo quest'anno mi ha regalato un raccolto molto generoso. Tanto da farne liquori e altro. In precedenza ne avevo fatto degli ottimi biscotti.
Chi lo conosce? Io prima non l'avevo mai sentito nominare. Poi un giorno di circa 10 anni fa mentre gironzolavo in un vivaio ho visto un vaso con una piantina piccola e rachitica sotto un bancone. L'etichetta diceva Calamondino, ma a me non richiamava nulla alla memoria. Ho chiesto ai vivaisti come mai fosse sotto il bancone e alla risposta che era spacciato ho chiesto di vendermelo. L'ho portato a casa a un prezzo simbolico di 10/12 €, ero felicissima. I primi anni ha stentato molto lo riconosco ma a forza di cure e attenzioni un anno fa mi ha regalato una profumatissima e ricchissima fioritura da cui sono mati moltissimi frutti.
A quel punto mi sono documentata. E' un incrocio tra il mandarino e il kumquat, ha polpa dolce e profumata, un succo aspro ed è pieno di grossi semi. Con la buccia si fa un ottimo liquore, con la polpa una profumata marmellata.
Se si vuole assaggiare si deve mangiare intero con tutta la buccia che addolcisce il boccone.
E’ molto diffuso nelle Filippine dove è un importante ingrediente di molti piatti soprattutto con carni e pesce ed è conosciuto come calamansì.
Piccolo aneddoto: ho un colf filippino. Un giorno pulendo il terrazzo mi ha detto "signora Dani perchè hai una pianta di calamansì?" Lì per lì non ho capito a cosa si riferisse, poi me l'ha fatto vedere e ho capito che parlava del Calamondino. Ho sfogliato un libro di ricette filippine che ho in casa e ho chiarito il mistero. E ho imparato una cosa nuova.
Liquore di calamondino.
Scorza di 6 calamondini
500 ml di alcool puro per uso alimentare
500 ml di acqua
350 gr di zucchero semolato
Lavare bene e asciugare gli agrumi. Con un pelapatate togliere la scorza facendo attenzione di eliminare la parte bianca, l'albedo, perché darebbe al liquore un sapore amaro. Mettere la scorza dell’agrume in un barattolo di vetro e coprire con l’alcool. Macerare le scorze dei calamondini in alcool per almeno 7 giorni. Se si lascia di più non succede niente perchè ormai tutti gli oli essenziali saranno stati estratti. Qualcuno si raccomanda che si lascino almeno 2 mesi ma a mio avviso è superfluo.
Per fare lo sciroppo mettere in un tegame acqua e zucchero e portare ad ebollizione, cuocere a fiamma bassa per circa 5 minuti e lasciar raffreddare. Non di più o il liquore risulterà troppo dolce e troppo alcolico.
Unire lo sciroppo e l'infuso alcolico e mescolare. Dopo un riposo di qualche ora filtrare il liquore e mettere a riposare qualche mese in una bottiglia di vetro.
Oltre ad usarlo come liquore di fine pasto, servito ben freddo o con ghiaccio, uso questo ed altri liquori come ingredienti per i dolci.
La polpa che resta è ottima per fare marmellate di calamondino o aggiunta ad altri agrumi.
nel liquore solitamente aggiungo delle foglie di menta e dei semi di anice stellato, ne deriva un sapore più rinfrescante.
RispondiEliminaOttima idea, la proverò alla prossima raccolta. Grazie.
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