Mi sono concessa una settimana di riposo, ma il blog fino a fine luglio continua la sua attività. E visto che sono in vacanza mi preparo piatti veloci e genuini, comodi anche da portare in spiaggia.
Oggi ho fatto la piadina romagnola.
La Piadina romagnola, che viene anche chiamata anche piada, è assimilabile a un pane piatto ma senza lievitazione ed è tipico della tradizione gastronomica della Romagna. Gli ingredienti sono farina, acqua, strutto (qualcuno usa olio extravergine in una versione vegana con un gusto un po' diverso dalla tradizionale) e viene cotta su piastra o sul testo tradizionale che avevo, comprato a Gradara da mia madre per me, ma dopo tanti anni si è rotto.
Se qualcuno è interessato può vedere anche la ricetta delle mie tigelle pubblicata nel lontano 2006.
E' una preparazione ottima da farcire con formaggi e salumi oppure solo con verdure nella versione vegetariana/vegana o semplicemente da usare al posto del pane. Un sapore unico che ha origine nelle campagne romagnole come piatto povero. Mi racconta mia madre, torinese, che durante la guerra erano sfollati a Forlì e quando non avevano il pane o anche solo come merenda facevano qualche piadina, cotta sulla piastra della cucina economica, da farcire a piacere, di solito con formaggio stracchino o squacquerone.
Oggi è un prodotto IPG ed è diventato uno street food simbolo della cucina italiana nel mondo. Fare la piadina in casa non è difficile e scopriremo che è più buona di quella comprata.
La Padina romagnola
(dose per 6 piadine, secondo le dimensioni)
500 g di farina 00
220 g di acqua
80 g di strutto (oppure 80 ml di olio extravergine)
10 g di sale
10 g di bicarbonato
In una ciotola mettere la farina mescolata con bicarbonato e sale. Aggiungere l’acqua e lo strutto morbido oppure, se si preferisce, l’olio. Impastare con forza e se necessario aggiungere farina ma la presenza del grasso non far attaccare l'impasto alla spianatoia, perchè sarà morbido ma non appiccicoso.
Formare una palla e coprire l'impasto con una pellicola e riposare per 40 minuti a temperatura ambiente.
Al termine del riposo riprendere il panetto e impastare pochi secondi senza aggiungere farina fino ad ottenere una palla liscia.
Dividere l'impasto in 6 porzioni e da queste ricavare delle palline dalla superficie liscia che dovranno riposare per altri 15 minuti coperte con la pellicola.
Stendere ogni pallina con l’aiuto di un mattarello e ottenere una forma di un disco dello spessore di 2 mm circa.
Cuocere le piadine su una padella antiaderente, oppure con una piastra liscia oppure, per chi ce l'ha, un testo o pietra refrattaria molto calda. Cuocere a fuoco medio per circa 2 minuti e girare quando si formano le bolle. Cuocere ancora 1 minuto per parte girandole un paio di volte.
Servire calde farcite a piacere con formaggi, salumi o verdure.
Se ne avanzano, ma non credo, quando le piadine sono già cotte ma fredde, si possono avvolgere in una pellicola per alimenti, lasciare a temperatura ambiente e conservare in luogo fresco e asciutto per 2 giorni. Meglio ancora conservarle in frigo dove si conservano per qualche giorno in più. Prima di consumarle suggerisco di scaldarle 1 minuto in padella da entrambi i lati.
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